Rassegna storica del Risorgimento

PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno <1917>   pagina <824>
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IP. Guardiole
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miserabile la sua luce altro non vede la venalità. Infatti il Signor Pilo contentavasi di versargli uno sputo nella faccia chiamandolo vero bastardo siciliano e così proseguirono il loro viaggio. Alle 3 a. m. entravano in Santo Stefano attraversando il paese guardati dal popolo con grande ammirazione. Portatisi in un albergo dopo avere ordinato il pranzo, il Gorrao faceva chiamare un certo Distefano Ingegniere di ponti e strade, il quale dopo mezzora presentavasi al Sig. Gorrao e riconosciutisi entravano in discussione politica, ed il Distefano accet tava ben volentieri e con entusiasmo tutte le dispo­sizioni che le venivano comunicati dai Signori Pilo e Corrao e questo allora prendeva permesso per mezz'ora ed essendo di ritorno trovava un linguaggio tutto opposto al primo ch'erasi tenuto.
il Sig. Gorrao entrato in vero sospetto teneva la mano sul sei colpi, ed a vista le Orsiniane granate sospettando di qualche imbo­scata, e diceva, che quando non avea volontà a far dei sagrifizi per le cose patrie, non bisognava prima mostrare un carattere tutto libe­rale, e poscia un carattere tutto Maniscalehiano, e finiva col gettarlo fuori dalla porta per farlo uscire dalla camera; infatti andò via.
11 Sig. Pilo diceva al compagno Gorrao, bisogna far presto a lasciare questo paese priacchè ci obbligheranno a fare uso delle nostre granate e così proseguire il nostro viaggio. Dopo di aver pranzato hanno chie­sto una guida per avviarsi in Oefalù e mentre tutto era pronto per la partenza, all'uscio dei due si presentavano cinque individue civile del paese, tutti in modo Maniscalcbiani.che formavano una vera curva nella camera : da ciò i sig.1'* Pilo e Gorrao impugnarono le armi e nella bisogna distruggere quei miserabili che aveano avuto l'ardire di en­trare senza permésso, uno dei 5 fecesi innanzi, e presa la parola annun­ziava che era una Commissione mandata dai liberali per offrirsi e nello stesso tempo ricevere istruzioni per come duvoansi regolare : altro chiedeva di esaminar una granata, ed altro domandava per dove eravamo diretti. 11 Signor Pilo rispondeva ohe non eravamo portati di dar conto della nostra direzione ; ed il Sig. Corrao soggiungea se non el lasciate libero il passo in cambio di esaminare la granata la esami­nerete sopra di voi. Cosi spaventati del loro imperterrito si sono di un subito ritirati chiedendo delle scuse. Allora li due veri sicoli si sono postila viaggio, ed alle ore 6 p. m. uscivano dalla città, nel mentre erano pochi passi distanti dalla porta, un uomo involto nel mantello si avvicinava al Sig. Pilo e susurrava delle parole all'orec­chio, il Sig. Gorrao temendo di essere un uomo di vero sospetto, già inalzava lo pistola, e la puntava per salvar la vita ai compagno, esso però era un liberale ohe avvertiva loro di non passare dal paese di Cefalù perchè ne avrebbero avuto qualche danno. Proseguito il viaggio