Rassegna storica del Risorgimento

PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno <1917>   pagina <825>
immagine non disponibile

La 8pe<Usion di Boaalmo Pilo nei ricordi di Giovanili Corrao 835
li due montarono sulle mule, eaminando con quella precauzione che prudenza esige, cioè alla destra tutti e due impugnavano il 6 colpi, alla sinistra la granata orsiniana. Il Signor Corrao montava una mula troppo giovane ohe sbigottivasi dell'ombra e delle voci, insomma tutto l'adombrava, e nel mentre erano in viaggio per l'urlo di un cane la mula si è data a correre, ed il Sig. Corrao siccome trovavasi le mani imbarazzate non poteva arrestare il corso della mula e temendo di abbatterlo per terra e che la granata avesse potuto urtare dalla parte delle capsule e succedeva l'espulsione,1 stimò cosa propria gettarsi lui stesso mantenendo in alto la mano sinistra onde evitare che la gra­nata non urtasse colla terra. Dato 11 colpo ci riusci a restare illesa la granata, però riportava una forte graffiatura nel braccio sinistro ed un'altra nel naso che ingombrò di sangue tutto il viso. Il Sig. Pilo andava in soccorso dei Corrao, ed esso rispondeva un poco di sangue, e non altro, il Sig. Pilo generosamente le offriva la sua mula perchè un poco più mansueta, ed il Sig. Corrao ricusavala perchè il tempera­mento del compagno era più debole e non stavo che avesse montata la mula ancora selvaggia presa la mula e montato di nuovo si sono posti in viaggio, il Sig. Corrao invitava la guida di montare in gruppa della mula. Cammin facendo dopo mezz'ora si trovavano ad otto passi di distanza di un ponte in costruzione che la vista acuta del Sig. Corrao non avesse scoverto al buie; il precipizio, rimanevano vittima li due massari, guida e Vittorino, per cui è stato obbligato a ritirar indietro. Scoverta la strada che dovevasi tracciare si sono posti in viaggio per Siculiana, paese di poche case; arrivati nel paese il Sig. Pilo andava in traccia di una casa colla promessa di onz. 50 per medicare il suo lèdei compagno Corrao, ma quella gente non hanno voluto neppur per un ora offrirgli asilo, allora il Signor Pilo si è rivolto presso la ma­rina per trovare soccorso in qualche barca, fortuna volle che una barca trapanese si trovava in quel sito e volentieri si offrirono a dar soccorso ai Sig. Corrao, e dopo medicato da due marinai hanno rico­nosciuto il Corrao e lo hanno chiamato di nome dicendogli Lei è il nostro comandante a causa che tutti due nel 1848 avevan serviti sotto il di lui comando. Allora il Corrao scorgendosi riconosciuto invitò il capitano del detto legno di portarsi subito in Trapani e prevenire il Sig. Rodrigo a muovere il popolo perchè gli emigrati già erano sbar­cata, e dopo essersi congedati si sono posti ili viaggio per Cefalo. Verso li ti. passarono dietro il monte di Cefalù per andare a prendere l'estremità del paese onde avviarsi per la via di Termini, ma con
1 esplosione.