Rassegna storica del Risorgimento

SALVEMINI GAETANO
anno <1951>   pagina <110>
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110 Libri e periodici
Siamo, infatti, in un periodo in eoi manca in Sicilia una corrente di pensiero orga­nica rivolta in tal senso, e, tranne gli atteggiamenti autonomisti dei conservatori. miranti ad un integrale ripristino della Costituzione del 1812, con la quale sotto appa­renti richiami alle libertà e diritti tradizionali potessero essere nuovamente tutelati interessi economici e privilegi sociali, esistono in Sicilia ancora solo poche voci, isolate per giunta, di un pensiero liberale.
Tuttavia, dopo i lavori su II Caracciolo ed il suo tentativo di riforme; Il commercia dei grani del 1700 in Sicilia; L'Assemblea siciliana del 18481849, ci sembra che questo nuovo lavoro del Brancato, volto a collegare gli studi precedentemente compiuti, sia molto equilibrato e possa costituire un ottimo schema per una più vasta opera critica solla Sicilia nell'Ottocento, di cui il compianto Omodeo poneva in luce l'esigenza ed il Brancato ribadisce l'idea. SALVATORE CARBONE
Citsii.ro MICHEL, Maestri e scolari dell'Università di Pisa nel Risorgimento Nazionale (1815-1870); Firenze, Sansoni, 1949, in-8, pp. VII-720, tav. 16. L. 2000.
Studiare una Università significa seguire passo passo le correnti diverse e con­trastanti che caratterizzano un periodo storico, perchè tutte le tendenze, tutte le sfu­mature politiche hanno ripercussioni inevitabili in quello che è l'ambiente più sen­sibile ad ogni novità e più tenace e più ardito nel propugnare le proprie idee: quello dei giovani e degli intellettuali. Per questo assai difficile era il compito cui si è accinto il Michel raccogliendo un appello lanciato a tutte le Università italiane. Ma solo Pisa trovò chi aveva la forza di ricercatore e la tenacia di lavoro capace di portare in porto opera siffatta. Come negli altri suoi volumi, il Michel utilizza qui un materiale svaria-tissimo (archivio universitario, carte del Buon Governo, epistolari, memorie), quasi tutto di prima mano, per seguire nelle sue diverse fasi il patriottismo, inteso nel senso più lato, dei Maestri e scolari di Pisa, maestri, la cui vita intera si svolse nell'Ate­neo, scolari, che passarono come meteore fra le sue mura.
Quale ricchezza di uomini e di idee trovò terreno fecondo attorno alle figure dominatrici del Centofanti e del Montanelli! Il Michel si impone nella sua ricostru­zione il criterio cronologico e perciò, con sovrapposizioni dovute, appunto, alla cro­nologia, cominciando dai primi malcontenti all'indomani della Restaurazione, alle ripercussioni dei moti del 1820, 1821 e 1831, scorrono dinanzi ai nostri occhi Carbo­neria, Veri Italiani, Giovine Italia, I moderati e i neoguelfi, le dimostrazioni contro l'estradizione di Pietro Renzi e le accoglienze a Massimo d'Azeglio, ci accompagnano fino alla pagina eroica del 184849. Dopo la nuova restaurazione, tenaci oppositori del Governo granducale, unitari monarchici e repubblicani, vivono assieme nell'antico Ateneo finché, dopo il plebiscito, nuovi problemi fanno sì che costituzionali e aderenti al partito d'azione non tralascino nessuna occasione propizia per manifestare il loro credo politico.
Questo volume* veramente notevole, miniera di notizie su fatti e personaggi noti, mal noti* ignorati, è reso di più agevole consultazione da un completo indice dei nomi E. M.
PIERO PfEiU, Le società segrete ed i moti del 1820-21 e 1831 ; Milano, Vallardi, 1948, in 8-o gr., pp. V111-232, ili. 159. 5, p.
In veste tipografica esterna più elegante, questo volume riproduce esattamente la prima edizione del 1981, quando faceva parte della collezione Storia illustrata dei Risorgimento nazionale. Leggermente mutata è solo la breve prefazione, che ricordava, prima, il centenario del 1831, ora quello del 1848. La riprova della vitalità e della bontà dell'opera sta eli'lSrra/a-rornge ora aggiunto, perchè non fu neces­sario mutare se non un nome in due pagine, * *