Rassegna storica del Risorgimento

PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno <1917>   pagina <826>
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IT. Gimrdione
grande sorpresa di otto passi di distanza il Gorrao scopriva i compagni d'armi, furono obbligati avanzarsi per non mostrare pusillanimità, e voltatosi a Pilo in bassa voce le disse d'impugnare le armi 11 Signor Corrao con animo intrepido si inoltrava nel mezzo ai compagni d'armi ed entrò nell'istesso albergo dove erano alloggiati li medesimi com­pagni e saliti col Pilo al primo piano, questo diceva al Gorrao di star­sene al balcone e nel caso di sbadigliare l la folla con due granate orsi-mane e che costui avrebbe difeso l'entrata nella camera. Poco dopo prese le posizioni presentala' a moglie dell'albergatore per ricevere le disposizioni dei nuovi ospiti, il Signor Pilo ordinava a cotesta arrosto, pane e vino, però la donna curiosa domandava da dove venivano, il Sig. Corrao le ripmdévài essere due Ispettori del filo elettrico venuti per ispezionare se vi era bisogno qualche acconcio, ma la donna piena di spirito ha capito l'affare e con sorriso diceva, speriamo che il filo si acconci presto. Allora il Corrao le rispose dateci da mangiare e fa­vellate poco, nell'intervallo di tre quarti d'ora tempo necessario per l'apparecchio del mangiare, i compagni d'armi altro non facevano di andare e venne massimos si azzardava montare le scale. Finito il pranzo e pagato il tutto, i sig.*1 Corrao e Pilo uscivano dalTalbergo,"a 10 passi di distanza l'uno dall'altro, ed il Sig. Pilo impaziente a voler scam­biare qualche parola,cól compagni d'armi, prende la mano di un com­pagno d'arme e le dice, bastardo siciliano è il momento di ravvederti, ma quello atterrito neppure ebbe la forza di risponderci. Distaccatisi 200 passi dal paese otto uomini a cavallo avvicinatisi ai siculi, il Signor Corrao guardandoli nel viso uno per uno, nulla scoverse di cattivo, anzi si assicurava che appartenevano alla famiglia dei liberali e tutti insieme han camminato per ben mezz'ora senza che nessuno avese preso la parola: uno degli otto stanco dal silenzio, avea diretto la parola al signor Pilo, dicendogli : Lei è il Sig. La Masa? Noi ci offriamo ai di lei-comandi! La nostra vita è a sua disposizione! li Sig. Pilo le doman­dava, chi siete voi,?- e da dove venite? rispondevano, siamo della Roc-cella' venuti in cognizioni che in Cefalù erano sbarcati gli emigrati, siamo venuti ad offrire .il nostro braccio, J ilg Pilo e Corrao hanno montato a cavallo perchè lassi dal' viaggio, Pilo diceva* voi ci accom­pagnerete'Bino a Termini e così proseguirono il loro viaggio sino ad una piccola cosuccia che si internava a cento passi nello stradone, per rifocillarsi con poco di liquore. Là un vecchio settagenario le offriva delle nespole giapponesi e del buon vino, e con le lagrime agli
1 sbaragliare.
2 ma nessuno.