Rassegna storica del Risorgimento
PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno
<
1917
>
pagina
<
828
>
828
F. Guardone
tirare 100 granate orsinianè circa, della polvere da schioppo dei fucili, e le forme per costruire i granati che i Signori Corrao e Pilo aveano lasciati allo stesso Marciani, colla convenzione che il tutto dovea portare nell'albergo sudetto essendo intesi loro con l'albergatore. Là, dentro Termini vi erano due fratelli del Sig. Pilo, ma esso non li volle parlare perchè erano di politica diversa, giacché tutta la. lami-glia Pilo era tanta attaccata al Governo del cessato Borbone, che l'espressione quando parlavano del valoroso Rosolino Pilo era che costui avea assassinata tutta la famiglia e che mentre era in emigrazione il tutto faceva per abbreviare i loro giorni per rendersi benemeriti al cessato governo Borbonico. Avendo pranzato e le vittoreJ pronte, ed avendo preso abboccamento con li liberali di Termini, sì sono posti in viaggio per Villafrate accompagnati dalla guida Pontillo, arrivati nel paese così detto Calamigna, ed attraversato il paese, il popolo intiero, guardava con immensa ammirazione li due bravi guerrieri, giacché da una fonte di Sicilia erasi sparsa la voce che 700 emigrati erano già sbarcati in Sicilia, e ciò perchè li due Pilo e Corrao si presentavano nei paesi senza mistero, arringando il popolo a prendere le armi, perchè Garibaldi, l'uomo che non perde battaglie, fra giorni è in Sicilia. La nuova camminava e divulgavasi come un fulmine per tutta la Sicilia, passata il paese a 200 passi di distanza presentatasi un vecchio con veneranda barba di unita ad altre due persone, offrendosi a nome del popolo JgjJ tutto quello che le avrebbe bisognato, fa Sig. Pilo rispondeva che oramai era tempo di finirla e si bisognava prender le armi contro il nemico, dicendogli è con noi ed altri degni Italiani Generali, il vecchio . diceva 100 uomini son pronti ben armati per esaere inviati ad un vostro avviso al punto di riunione. Datasi la parola di convenzione e stretta la mano si sono posti in viaggio, cammin facendo incontravano qualche molino e qualche casa di campagna dove gli abitanti correvano a gara, per conoscere li due emissari di Garibaldi, e fra di loro susurravano, ecco gli emigrati, ecco li nostri liberatori, noi per questa fiata siamo vinti. Alli due pomeridiane entravano nel paese di Vil-lafrati, ed andavano ad alloggiare nell'albergo che mette sullo stradone, là abboccatosi con alcuni liberali del paese chiedevano una guida per essere condotti al paese della Piana,4 presi tutti quei concerti coi liberali del paese, per mettere sotto le armi un buon numero di uomini e riunirli in un avviso al campo, dopo si sono sdraiati sul letto per riposare, e così la mattina mettersi in viaggio, infatti la mattina
1 rettore.
i piana de- Greci, distante 27 chilometri da Palermo.