Rassegna storica del Risorgimento
SALVEMINI GAETANO
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1951
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Vita dell'Istituto
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Infine l'assemblea ha designato lo stesso prof. Deledda come Presidente del Gomitato, chiamando a far parte del Consiglio Direttivo il prof. Francesco Loddo Canepa, il prof. Ernesto Concas, don Enrico Amat di S, Filippo, la prof. Lidia Porcu ed il prof. Alberto Boscolo. Quest'ultimo fungerà come Segretario.
Si è stabilito che il Consiglio Direttivo si riunisca presto per esaminare la azione che sarà opportuno svolgete.
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LIVORNO. - Adunanza generale del 21 ottobre 1950. Presidente, prof. E. Michel: Segretario, aw. A. Guerrieri. Si apre la seduta a ore 16,30. Sono presenti: prof. N. Badaloni, aw. E. Berti, sig.ra Elisa Botti, aw. A. Campana, prof. G. Fon-tanelli. prof. A. Grilli, dott. Gino Masi, aw. A. Morando, prof. A. Razzanti, conte Renzo Ruelle, A. S. Scarlatti, dott. U. Spadoni, Garibaldo Tevenè, sig.ua Mirella Campana, rag. M. Petri, ecc. ecc. Scusate le assenze del prof. R. Menasci, provveditore agli studi, prof. Augusto Mancini, generale D. Angelica, aw. G. Gualandi, dottor M. Luzzatto.
Si legge e si approva il processo verbale della seduta precedente.
Il Presidente, dichiarata aperta la seduta, annunzia la recente morte, improvvisa, del socio prof. Luigi Pratesi e rammenta con vive parole di rimpianto i lunghi servigi resi dal defunto nell'insegnamento medio e le particolari benemerenze acquistate nel campo degli studi storici relativi al nostro Risorgimento nazionale.
L'aw. Guerrieri, a nome anche dei componenti la Commossone appositamente nominata, riferisce sulle indagini praticate intorno ai monumenti e agli edifici storici dèua provincia, più specialmente del capoluogo, distrutti o danneggiati nell'ultima guerra.
Il prof. Badaloni, avendone ricevuto l'incarico, tratta ampiamente dei copiosi manoscritti e delle numerose lettere autografe, o in copia, di Francesco Domenico Guerrazzi, raccolte e custodite nella locale Biblioteca Labronica. Più specialmente si trattiene su quei carteggi che costituiscono una fonte preziosa per la storia politica della città e delle sue organizzazioni democratiche, rammenta ed illustra varie lettere indirizzate ad Antonio Mangini, ad Angelo Brofferio, a Giorgio Pallavicino. Tra quelle, del 1871, indirizzate al primo, ve ne sono diverse che presentano una particolare importanza, perchè ci danno ragione dell'orientamento della Fratellanza Artigiana di Livorno, in vista del Congresso Operaio di Roma e della nota polemica Bakounine-Mazzini. In fine riferisce i giudizi sferzanti pronunciati dal Guerrazzi in riguardo degli uomini del cosidetto terzo partito, e particolarmente di Antonio Mordini e di Francesco Grispi.
La signora Botti, direttrice, aggiunge notizie intorno ad altri due cospicui fondi di lettere guerrazziane, raccolte, rispettivamente, da Ferdinando Martini, già approntate per la stampa, ma non più edite in un secondo volume presso il Roux di Torino, e dall'aw. Gianfrancesco Guerrazzi, pronipote devoto, e reverente del grande patriota e scrittore.
Il Presidente, ponendo in rilievo la grande importanza, per la storia generale d'Italia, dell'ingente materiale documentario segnalato, afferma l'utilità che di esso sia formato uno speciale catalogo sistematico, destinato ad essere successivamente accresciuto della registrazione di altri documenti simili sparsi un po' da per tutto, in archivi e bibliotèche. Si limita a segnalare, tra le altre, le numerose lettere del Guerrazzi, relative agli avvenimenti del 1860, che fanno parte delle Carte Bianchi-Ricasoli, nell'Archivio di Stato di Firenze.
Lo seduta è tolta alle ore 18.