Rassegna storica del Risorgimento

SALVEMINI GAETANO
anno <1951>   pagina <159>
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Vita dell'hikuLo
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di riorganizzazione anche periferica. I Congressi di Roma, Milano è Trieste, degli ultimi tre anni, hanno dato la misura del risveglio e dell'interesse rinnovato degli studi sul Risorgimento, ma hanno anche dato il segno di un più. scientifico orientamento di tali studi, non più prevalentemente diretto alla conoscenza del fatti aneddotici, pur essi interessanti, come indice di particolari stati d'animo, ma come movimento di idee, come sviluppo di motivi politici, spirituali ed anche sentimentali nel più vasto quadro della vita europea è mondiale.
Se si è risentita la necessità di ricostituire quelle organizzazioni periferiche che tanti buoni risultati avevano dato in passato.
Cosi di recente è stato provveduto alla nomina di un Commissario straordinario per la ricostituzione del Comitato modenese, affidando al sottoscritto tale delicato* incarico. E la prima cosa da fare era precisamente quella di creare un primo nucleo di amici che potessero dare consiglio ed aiuto: è sorto così un gruppo promotore com­posto dai proff. Antonino Marzullo, Tomaso Sorbetti, Alfonso SVI orselli, Giuseppe CavazV zuti, Tiziano Ascari, Aldo Andreli. G. B. Pascucci, Anna Maria Caiti ed Alberto Vec­chi, eh e ha già elaborato un programma di massima per le manifestazioni di quest'anno..
Biro brevemente delle intenzioni. Fiancheggiando l'opera della Deputazione di Storia Patria, voghamo indire un certo numero di riunioni per invitare i soci e ci auguriamo che Modena tomi ad essere rappresentata da un cospicuo numero di amici, come fu per il passato ad esporre i risultati delle loro ricerche, a comuni sarè quei documenti che per avventura venissero a loro conoscenza, a raccogliere quelle memorie, molto spesso sparse e dimenticate che nelle loro lettine possano trovare e coordinate: né trascureremo le biografie di coloro, possibilmente di tutti coloro, che hanno preso parte, col pensiero e con l'azione, al risveglio nazionale del secolo scorso, agli sviluppi dell'Italia postunitaiia. Ma non dobbiamo aver intenti apologetici, anzi saranno accolti con molto interesse questi studi che, formati su documenti, pensieri, memorie di avvenimenti del Risorgimento, valgano a dare una visione critica, e molto più completa, di questo complesso movimento, anche se qualche ombra possa per av­ventura cadere su persone o fatti fin qui veduti un poco sotto l'aspetto della venera­zione riconoscente. La storia, la vera storia, è molto spregiudicata in materia. Ma accanto a quella che possiamo definire la attività scientifica, ven'è un'altra pratica: divulgare la conoscenza del nostro Risorgimento fra le classi popolari, una divulga­zione obiettiva e serena, largamente comprensiva, come impostazione e come posi­zione, delle necessità del pubblico a cui ci si deve indirizzare. La storia non è solo un seguito di guerre e di paci, ma un evolversi di idee, ed è questo aspetto che noi vor­remmo render più largamente conosciuto, ed è lo sforzo di tanti generosi per creare una coscienza nazionale e per dare uno sviluppo economico italiano all'Italia, che noi vorremmo fu conoscere ai nostri concittadini e comprovinciali, che non sempre hanno la possibilità di essere a contatto con la cultura, anche con quella spicciola.
E sarà da affrontare un altro problema: quello del Museo Civico del Risorgimento mortificato e relegato in tre stanzette del Palazzo dei Musei... in coabitazione con la Galleria Estense. Occorrerà far notevoli sforzi per dare una degna sede a queste rac­còlte, poetassimo conosciute dai Modenesi e pur così importanti ed interessanti, per la atessa dignità di coloro che si vuole onorare.
C'è molto da fare, e, se le forze basteranno, ci si arriverà.
Intanto l'essenziale è di cominciare: ed il Comitato Modenese comincerà la sua attività sabato 26, nel 120 anniversario del sacrificio di Ciro Menotti, Con una prima
seduta.
L'Archivio di Stato sta allestendo una mostra di documenti relativi ai processi del 1831, sotto la vigile sorveglianza del prof. Pascucci, il quale, nella seduta inaugu­rale, parlerà di documenti inediti sul Menotti, mentre il prof. Morselli, la cui passione per gli studi risorgimentisti non ha bisogno di esser ricordata, rievocherà la figura di Ippolita, la figlia del Martire.