Rassegna storica del Risorgimento

PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno <1917>   pagina <831>
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ha spedizione di Rosolino Pilo nei ricordi M Gtovmmi Corrao 831
viveva con il Sig. Pilo Capaci, ma all'osservazione del Sig. Corrao, il Pilo dovette cedere, e la sera appena fatto buio il Marchese si è ventilo a prendere li due generosi per ritirarli in sua casa, accompa­gnati da mi buon numero di uomini armati.
Però appena entrati in casa del Marchese li con duceva in un'altra casa dicendo che quella famiglia avrebbe potato indicare la mia casa ai compagni di armi, per cui, ragione vuole di rimanere in terza casa dove riceverete tutti i capi delle squadre, infatti andavano in casa del Sig. Antonino Garmuci della Piana, dove la stessa sera si Bono riu­niti tutti i capi squadra <J Misilmeri promettendo ciascuno tenere pronta una squadra per correre sùbito al punto indicato del loro avviso, cosi congedandosi sono andati a dormire, la mattina, due ore prima di fare giorno si sono posti in viaggio per la Piana accompa­gnati dal fratello del Marchese e del Sig. Antonino Carmuci, i quali entrati nella Piana li portava in casa sua e là ricevevano il Ba­rone Petta, Bartolo Piediscalzo, Pietro Piediscalzo, Rosolino Fer­rante e Vincenzo Salapi,1 coi quali concertavano il modo e la maniera come organizzare le squadre per prepararsi alla lotta, li quali alla veduta dei due generosi si sono tanto inebriati, che erario pronti a prendere le armi, ed incominciare la rivoluzione dalla Piana, mentre pria di arrivare Signori Pilo e Garrao si preparavano ad emigrare per isfuggire dagli artigli dell'abbonito governo borbonico, di là il Sig. Pilo e Corrao, spedivano corrieri per Palermo, onde mettersi in comunicazione col comitato segreto e metterli al giorno che fra pochi di l'eroe Italiano sbarcava in Sicilia, invitandoli a dar cono­scenza della posizione in cui si trovava Palermo ed inviare la somma di onze Mille 3 per incominciare a pagare le squadre, un altro corriere spedivano in Corleone per avvisare il Signor La Porta e Marchese armature, un altro avvia vasi in Alcamo per prevenire il Barone San­t'Anna, il quale rispondeva verbalmente che avrebbe la dimani scritto, da Corleone arrivava il Marchesino Fermature per intendersi coi Signori Pilo e Corrao da sul da fare.
Ba Palermo sì rispondeva che si bisognava riunire le forze in campagna e che congratula varisi del nostro arrivo, a due giorni.avrèb-bero mandato onze Mille. Postisi di accordo col Sig. Firmaturi, esso portavasi di nuovo in Corleone per conferire con il Sig. La Porta ed organizzare le forze, la domani il famiggerato Chinnici capitava con la sua compagnia di armi nella Piana per effettuare il disarmo
1 Zalapì.
2 Pari a L. 12750.