Rassegna storica del Risorgimento

PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno <1917>   pagina <838>
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F. Guardiom
si presentava una commissione della Torretta ad offrire qualche cosa per il bene comune: il Sig. Pilo le diceva che per la Torretta qualche sventura causata per avere sposato un partito borbonico, avendo dato onze 500 a Ghinnici, danaro appartenente alla Comune e per ivitare che le squadre se ne avessero impossessato, per cui dovete dare altre onze 500 alla Nazione ed una squadra bene armata per unirsi alla nostra colonna, infatti la Commissione accettò, dicendo che ritorna­vano la dimani con danari ed uomini, e la domattina sono ritornati con onze 100 ed una squadra di 44 uomini bene armati, comandati da Marisano, un'altra commissione arrivava da Montelepre offrendo del danaro, nella quale vi era il Sig. Pietro Purpura quale si prese la cura la dimani portare una squadra ed onze 100, infatti arrivano le forze di Montelepre, si ordinavano le forze di Carini, nel mentre ar­rivava la forza della Piana dei Colli e di Capaci, composta di 400 uo­mini circa, il Sig. Corrao li divideva in piccole squadre, ciascuna di 10 uomini ed un caporale, dieci squadriglie, un capo, un sottocapo, così le forze avevano un aspetto milite-rare; l Arrivava la squadra della Favarotta, comandata da Pietro Bommarito, composta di 150 uomini alla testa della quale vi era la musica, la squadra di Carini com­posta di 200 persone circa, alla testa della quale era vi la musica, giungeva la squadra di Sferracavallo e di Tommaso Natale, composta di 50 uomini, comandata dal Sig. Pastorelli, giungeva la squadra di Cinisi composta di 150 uomini, comandata dal Sig. Orlando e così una forza di 1300 uomini, munite di bandierì tre colori, le squadre di Partinico, Piana, Gorleone, S. Cristina, Misilmeri, BeUifrati,2 Ba-gheria doveano la dimani riunirsi da noi sul Monte di S. Martino detto rocchio; ma mentre si facevano questi movimenti s'effettuava lo sbarco dell'immortale Garibaldi e cosi tutte le squadre che dove­vano riunirsi al Sig. Pilo ed al Sig. Corrao si sono diretti per la via di Garibaldi. 1 Sigli Pilo e Corrao occuparono tutte le colline di S. Martino sino al Monte inteso Monte di Cristo dirimpetto Castel-luccio poco distante da Monreale dove stanziava il bastardo Sici­liano portante il nome di Bosco.8 Dopo aver stato alcuni giorni in quelle posizioni, attendendo ravvicinamento di Garibaldi, una sera il cielo minacciava dirotta pioggia, ed il Pilo, volendo mettere al riparo
1 militare.
2 VUlafratl,
a n colonnello Bosco, eh, eia generalo, fu alla difesa di Mtezo il 20 lu­glio 1860. Serbò fedeltà ai Borboni; ina, dopo la capitolazione di Gaeta, non chiese nulla, ne manco del lungo passato servizio, vivendo soltanto di lavoro onesto.