Rassegna storica del Risorgimento
PILO ROSOLINO ; CORRAO GIOVANNI ; SICILIA
anno
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1917
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pagina
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840
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840
IP. Guardiane
Dalla parte dei Siculi lo spazio era tanto angusto che più di cento uomini entravano in battaglia. Tre quarti d'ora aveva durato il fuoco, quando una palla del barbaro nemico colpiva nel capo l'eroe Signor Rosolino Pilo, mentre scriveva un biglietto per inviarlo al Sig. Garibaldi;' il Sig. Corrao occorse, lo chiama nulla risponde e vedendo l'impossibilità di vivere le da un bacio e poscia ordina al Sig. Corriere che si portasse a basso in qualche casa per assisterlo. Il Signor Corrao ritornava al fuoco da uomo disperato per avere perduto il caro compagno di sventura, di viaggio, e perchè conosceva la perdita che faceva la patria nell'aver perduto un iniziatore della libertà sicula ; 11 fuoco continuava, le truppe regie BÌ riconcentravano in Montereale richiamando truppa in Palermo per ben quattromila uomini, temendo che le forze sicule forzassero Montereale, e ciò per l'avvenimento del Sìg. Garibaldi e per lo sostenimento di otto ore di fuoco che il Sig. Corrao mantenne e cosi Palermo restava sguarnita di alcuni punti di forza e preparava l'entrala più facile alle forze nazionali. Venuta la sera il Sig. Corrao ritiratasi sulle colline, lasciando soltanto sei uomini morti incluso il Signor Pilo che ritrova vasi alla riviera e che dopo due ore di agonia era passato al numero dei più. Il Sig. Corrao subito inviava lettera all'abate Castelli pregandolo di ritirare i morti e partitamente il Sig. Pilo, dandole sepultura e quando sarà tempo essere sepolto nella città di Palermo.3
L'abbate Castelli subito eseguiva quanto il Sig. Corrao gli avea scritto, ed inviavate dei vivere alle forze del Sig. Corrao pregandolo di non allontanarsi di S. Martino, per quanto il nemico non alzasse il capo.
Il Sig. Corrao inviava rapporto al Sig. Dittatore dell'accaduto di tutta la giornata, la voce era sparsa che il Sig. Corrao era prigioniere causa che nel ritirarsi si mantenea l'ultimo di unito al Sig. Calvino per fare che tutto marciasse in, ordine, la gioia fu grande quando i suoi lo hanno veduto, il Sig. Corrao lascia su quella collina 40 uomini con bandiera e doppio soldo per custodire il Monastero e tenere al posto il nemico. Il resto della forza va a riunirla tutta a Montelepre. g
1 iÈrinfftiisfco giorno 2l moggio su' colli di S. Martino cadeva Rosalino, anima sublimemente devota all'Italia e alla libertà. Mollo stesso giorno, in altro conflitto, in quo' pressi, cadevano a Yallecorta Pietro Piedlscalssi greco-albanese, e Giuseppe Tagliavia, intrepidi sostenitori d'una grande idea.
9 {trasportata la salma In Palermo per essere deposta nel tempio di San Do* menico, solenni funeri si fecero, presenziati dal Prodiltalore Mortimi il di dell'I 1 ottobre 1860.