Rassegna storica del Risorgimento
MORANDI ANTONIO
anno
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1918
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A. SòrhélU
Dalla Spagna, dopo un breve ritorno in Inghilterra, accettò di passare in Grecia, ove da ogni lato accorrevano lutti coloro che si erano dedicati al trionfo della libertà. In Grecia combattè valorosa-*mtente accanto a Byron, al Santarosa,- a Marco Botzari, facendosi grandemente stimare non solo per il suo valore, ma ancora per le virtù militari, cosi da meritare di esser fatto colonnello.'
Appena tuttavia scoppiò in Modena la rivoluzione del '31, ecco che il Morandi accorre in Italia e prende la sua parte veramente onorevole
1 "V, ABOUT, Storia dèlia Greeiu Moderna.
H MORANDI stesso nel suo tiferò; ift mio giornale <t< 0 al MM (Modena, A. Ferrari, 1867) scritto male e disordinato, ma ricco di notizia e pieno di azione e di fede, itami come ai arruolasse per la Grecia:
Devo al Gamba la mia venuta in Grecia. L'avevo conosciuto nel 1819 al* l'Università di Bologna; lo rividi in Londra nel ;l24, <di ritorno da Missolungi coi resti funebri (viscere e cuore) di Byron, :ejì ì ,s.uoÌ effètti per rimettere alla consorte, od alla casa paterna, Allorché ebbe luogo il secondo imprestilo da parto del banchiere Riccardo di Londra (credo duo milioni di lire sterline) in favore della Grecia, vi fu ima sontuosa serata in casa dei membri del rappresentanti del Governo greco signori Orlando e Liu-ioM, iójye eranya. riuniti tutti i principali soci partecipanti' al: prestito della casa Riccardo o comp., i fervorosi amioi della causii dell'indipendenza greoa} io fui dogli invitati e vi nudai con Pietro; ÌToi numero di si scelta comitiva foeevOnvl. parte i due illusl.fi poeti signor Rossetti di Napoli, e l'improvvisatore estemporaneo e pittore signor Pistruool di Roma, i nli furono pregati dfc recitare qualche verso in onore della insurrezione greca. Fu dato loro per tema la distrazione di Ipsara dai Torchi e la ripresa fattane dai greci* 0au tarano inspirati dal soggetto e dalla circostanza con Moneto omerico trenta e pòi ottave, una per ciascuno; alternavano nel dire, l'uno non aspettava l'altro, di mano in mano crescevano in concetti ed ideo; si sublimarono, ed ima sola mente som-bravo jlsftare tal sensi.
L'intera società era in ostasi, e fu allora che Lurlòttl si avvicinò a me dieen* domi: 33 tu, Morandi mio, che sei fuggiasco di tua patria per libertà ohe ti battesti in Ispagno a sua difesa, non aiuterai a soccorrerla la Grecia contro l'Ottomano ?... B voi, conto, dirigendosi a Gamba, perche non lo (Jonsigliató di yènire èon.iràT'?
*-Gitelo proposi più volte, gli risposo, ma deposo- l'armi per -inneggiare: lo belle d'Albiono. o seguitò lo scherzo, e ini piume si al vivo, arguendo su d'una certa granosissima signora di otti avevo l'onore d'essoro distintivmente ummesso nelle sue conversazioni, dio prosi istantemente colla mia destra la mano destra del conte, colla, mia sinistra la delira di Li.u'Ìol;l;t ohe. misi -sopra la palma della dritta die tenevo di Pietro, ed allacciate così lo loro due mani colle mie, ci prò misi ohe onderei a ritrovo-rio in. Grecia per dissuaderlo sul JmioI vagheggi. Fu detto e fatto.
...Btt 11 a non molto mi imbarcai corno soprocarico In un bastimento pieno d'ogni genere dì munizioni di bocca e di guerroj 20 mila lire sterline ed in com-