Rassegna storica del Risorgimento
ISRAELITI ; TRIESTE
anno
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1951
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pagina
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638
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638 Angelo Scocchi
Quando, nel 1876, l'idea unitaria promosse la costituzione dell' associazione prò Italia Irredenta- agitando il binomio Trieste e Trento , fra i triestini che parteciparono attivamente al movimento, quelli d'orìgine israelita erano numerosi.
A Trieste agivano nei gruppi d'azione e subirono persecuzioni e arresti Attilio, Emilio ed Ettore Morterra. Leone e Alessandro Levi, Michele Grego.
Alla raccolta delle fotografie degli studenti universitari, promossa da Ernesto Spadoni nel 1878, e al loro invio in un àlbum al generale Garibaldi, a Caprera, come offerta e voto per la costituzione di una legione giuliana, cooperarono Salvatore Bar-zilai, Giacomo e Vittorio Venezian, Salomone Morpurgo, die vennero arrestati e processati dinanzi alla corte d'assise di Graz.
L'insegnante che meglio d'ogni altro nella scuola reale conquistò l'affettò di Guglielmo Oberdan fu il matematico Vitale Laudi, patriota, militante nel partito liberale-nazionale.
Tra i più intimi amici, il martire contava i compagni di fede politica Adolfo Liebman e Giacomo Pardo, che soffrì il carcere e morì giovane esule a Firenze; e quale sua guida a Roma il morituro ebbe Aurelio Sulmona, capo dei giovani emigrati triestini. Presso il fratello di lui, Giuseppe, in una casa di via san Nicolò, egli fissò l'appuntamento per trovarsi con Donato Ragosa.
All'agitazione irredentista nel regno dedicarono la più appassionata attività parecchi degli uomini ricordati, ai quali sono da aggiungere pure Enrico Liebman, Ettore e Saul Piazza, Emilio Veneziana Eugenio Iacchia, Angelo Barzilai, Cesare Gold-mann, Giacomo Gentilomo, Beniamino e Vittorio Levi; tra loro sorse l'iniziativa della fondazione della società Dante Alighieri.
LA TERZA GENERAZIONE
Nella terza generazione triestina del risorgimento il comitato segreto irredentista e il partito liberale-nazionale, che n'era l'emanazione, furono guidati dal senno e dal cuore ardentemente patriottico di Felice Venezian, ch'ebbe a collaboratore eminente Teodoro Mayer, la cui opera si svolse nella stampa, nell'amministrazione finanziaria del comune, negli ambienti politici di Roma..
Tra i più notevoli suoi collaboratori vanno inoltre rammentati gli avvocati Felice Consolo, Paolo Cuz-zi, Moisè Luzzatto che fu vice presidente del Consiglio comunale, Ettore Ricuciti, che compi la funzione d'uomo di fiducia dei patrioti nei consigli di amministrazione delle aziende industriali alimentate da capitale prevalentemente straniero; gl'ingegneri Sansone Venezian ed Eugenio Gciringer; Salvatore Ventura, per molti anni il più esperto finanziere del comune; Jacopo Liebman; Giacomo Lie-bermann, organizzatore dei quadri del partito e delle lotte elettorali.
Nella stampa periodica o nelParringo letterario battagliarono allora per il principio unitario tre scrittrici, Enrica BarzOai-Gentili, la Morpurgo (Willy Dias), Ida Pinzi (Haydéc), e t giornalisti Elio Luzzatto e Giulio Piazza il quale elevò hi musa dialettale ad arma della causa nazionale con diffusissime canzonette popolari, lìvenute inni di raccolta, di affermazione, di combattimento.
Altre canzonette con spunti patriottici composero Ernesto Luzzatto, G. Stein-bacìi. Fortunato Cantoni, Leone Levi, Felice Venezian, omonimo del capo-partito, Ferruccio Piazza.