Rassegna storica del Risorgimento

ISRAELITI ; TRIESTE
anno <1951>   pagina <640>
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Angolo Scacchi
DEPORTATI ED EMIGRATI
Scoppiata nel 1915 la tanto attesa guerra per il raggiungimento della frontiera naturale della patria, guerra auspicata e invocala da cinquan l'anni, 1*Austria inviò nei campi di e.onccnt ramento e nei castelli sul Danubio, tra gli altri patrioti giuliani, ventiquattro d'origine israelita.
Questi patrioti [furono ghermiti o perche non erano riusciti a varcare a tempo il confine o perchè vollero rimanere vittime consapevoli delle rappresaglie austriache anche nell'intento di unirsi ai patrioti pronti a guidare le folle nell'attimo decisivo dell'allontanamento della dominazione straniera.
Di fatti, nel crollo della monarchia asburghese la presenza di tanti patrioti nella Giulia si confermò utile alla cansa nazionale: anche a loro si devono le sollevazioni popolari, la costituzione dei comitati di salute pubblica e le proclamazioni plebiscitarie delle annessioni al regno d'Italia pronunciate prima dell'arrivo delle nostre forze armate.
Ma la maggior parte dei più noti patrioti s'era sparsa per le varie città d'Italia a cooperare all'agitazione interventista: agli emigrati della generazione anziana s'aggiun­sero molti giovani.
CADUTI E COMBATTENTI NELLA GUERRA DI REDENZIONE
Lasciarono la vita sui campi di battaglia nella guerra di redenzione dal 1915 al 1918. tra gli altri triestini e giuliani, ventiquattro d'origine israelita.
Nell'elenco dei combattenti giuliani, quasi tutti volontari, disertori dall'Austria e non soggetti ad obblighi militari in Italia, e soltanto pochi arrolati per dovere di leva quali cittadini regnicoli, si leggono altri centoventicinque nomi di origine israelita.
Insorta Trieste il 30 ottobre 1918 contro l'Austria, un motoscafo si recò a Venezia sfidando le insidie delle mine per invocare l'esercito nazionale: un israelita, Marco Samaia, messaggero dei patrioti, si rese interprete dell'anima cittadina. Ritardando il sno ritorno, un secondo motoscafo Segui al primo, con un altro patriota d'origine israe­lita, il dott. Paolo lacchi a, che parti dopo aver compilato il manifesto di saluto della città alle forze armate redentrici.
Al fianco del generale Petitti, primo Governatore di Trieste italiana, giunse sulla nave di guerra Audace il capo del partito liberale di Trieste, Camillo Ara, di nascita israelita.
La moltitudine, fremente, accorre a baciare il vessillo della sacra imita: l'onore del primo bacio toccò a un mazziniano, reduce dalla deportazione austriaca: Rodolfo Kraus, figlio di un ebreo.
TRADIZIONI FAMILIARI
Osservando la serie dei nomi dei cittadini di Trieste, d'origine israelita, che s'adoperarono per la causa dell'unito italiana, si riscontrano non di rado delle ripeti­zioni che rivelano la continuità di una tradizione patriottica in seno ad alcune famiglie.
Il nome di Morpurgo ricompare nelle vicende politiche del 1860, del 1878, del 1900 nelle deportazioni durante la guerra; otto Morpurgo s'arruolano volontà ci* e uno di essi cade in battaglia.
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