Rassegna storica del Risorgimento
ISRAELITI ; TRIESTE
anno
<
1951
>
pagina
<
651
>
Gli ebrei dì Trieste nel Risorgimento italiano 651
7. Cusin Michele, triestino, d'anni 29, celibe, dottore in giurisprudenza, candidato d'avvoca tura, ebreo. Il tinnii Itiioso anno *48 lo rivelò come un giovane esaltato. Sita in stretti rapporti con la redazione della Favilla, giornale che persegue, tendenze contrario al Governo, ma ora certamente ridotto al silenzio. Merita la più stretta sorveglianza.
8. Frizzi dott. Giacomo, dottore in medicina, nativo di Ostiano in provincia di Mantova, da molti anni qui residente, ebreo, d'anni 38, coniugato. Gode come medico ottima fama. Salutò nel *48 con visibile gioia l'insurrezione delle pròvincie italiane, come la maggior parte dei suoi correligionari qui viventi. U suo contegno attuale è improntato a prudenza, ma non dà alcun affidamento di un cambiamento nei suoi principi politici.
9. Guastalla Angelo di Bozzolo, residente a Trieste, di anni 52, dottore in medicina, coniugato. Persona ardente di odio contro l'Austria e contro i tedeschi. Dev'essere molto rigorosamente sorvegliato.
10. Guastalla Augusto, dottore in medicina, di 41 anni, coniugato, fratello del precedente. Quantunque più moderato di lui, deve essere considerato fra gli avversari del governo. Ebbe ad esprimersi all'occasione del naufragio del vapore Marianna che egli non mangiava pesce, ma che lo avrebbe mangiato se si fosse naufragato quel vapore dove s'attrovava S. M. e ciò nell'idea che, mangiandolo, sperava succhiarne almeno parte di sangue della prelodata Maestà Sua.
U. X<evi Nadanel Angelo, figlio del ricco banchiere di eguale nome dottore in legge, d'anni 28, israelita. Nel '48 si è dimostrato partigiano dell'indipendenza italiana.
12. Levi Sansone, nato a Trieste, d'anni 33, coniugato, agente di cambio. Durante la rivoluzione del '48 si trovò prima a Venezia, andò poi a Roma e ivi prestò servizio militare, dimostrandosi ardente partigiano delle tendenze italiane. Attualmente si comporta prudentemente e vive ritirato.
13. Morpurgo Pacifico, d'anni 42, israelita, nativo di Trieste, commerciante, cenile. Eccitava i cittadini di inveire contro S. E. de Brnck, allora che ebbe a gettare
col noto dr. Hortis e dopo la seduta si tengono convegni per discutere sugli obiettivi raggiunti. Il dott. Hortis, alle mene elettorali del quale l'attuale Consiglio comunale deve la sua esistenza, va spesso, in queste riunioni, su tutte le furie, perchè i discorsi non sono tenuti nel senso da lui voluto e non sono abbastanza violenti e contrari al Governo .
Il secondo documento è una segnalazione, che reca la data del 2 maggio 1861, inviata dalla Polizia austriaca di Venezia a quella di Trieste. In via confidenziale mi viene riferito che il noto dott. Ressmann ora in Torino sia in continua relazione con certo Costantini e col dott. Machlig in codesta città. Così il Ressmann avrebbe giorni sono spedita al nominato Costantini una lunga relazione, invitando ad influire sopra i suoi eoneitladini,onde questi nella prima seduta del Consiglio sieno forti nel dichiarare Trieste una città italiana, essendo questo il primo e principale passo indispensabile per esser un giorno aggregata al Regno d'Italia. Le lettere del Ressmann al Costantini pervengono a Trieste, a mezzo postale, sotto il finto nome Rosa Fini o Pini. Locchè mi pregio di partecipare a codesta I. R. Direzione di Polizia per le occorrenti, disposizioni di sorveglianza ,
Nel 1866 il Costantini sì trasferi a Firenze quale funzionario della Riunione Adriatica di Sicurtà, e fu membro molto attivo del Comitato dell'emigrazione giuliana.
É quasi tutta sua la Memoria sulle condizioni politiche ed economiche della città di Trieste, presentata al barone Bettino RicasoH, presidente del Consiglio dei Ministri , edita in opuscolo in quell'anno a Firenze, dopo essere stata pubblicata a puntate sulla Nazione del 23, 24 e 25 luglio 1866. Cfr. GIUSEPPE STEFANI, Documenti e appunti sul Quarantotto triestino.