Rassegna storica del Risorgimento
ISRAELITI ; TRIESTE
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1951
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652 Angelo Scocchi
giù dal caffè Stella Polare la tabella con l'iscrizione caffè Gioberti. Ebbe aneli e a dimostrarsi nemico del buon ordine. Intraprese nel 1848184-9 ripetuti viaggi clandestini da Trieste a Venezia insorta e a Trieste ebbe parte agli eccessi di quell'epoca.
14. Piazza Abramo, ebreo, nativo di Trieste, 30 anni, coniugato, commerciante. La rivoluzione italiana trovò in lui nel 1848 un ardente propugnatore.
15. Revere Alessandro, triestino, cambiavalute, ebreo, anni 34, segue l'indirizzo politico di suo fratello, letterato, noto come poeta drammatico, attualmente domiciliato a Torino, il quale ebbe nella rivoluzione italiana parte eminente e viene indicato dai suoi consenzienti come modello di un autentico ardente democratico.
16. Rocca Mario, nativo di Padova, d'anni 39, coniugato, dottore in medicina, ebreo, battezzato. I movimenti italiani per la liberta degli ultimi anni trovarono in lui la più calda partecipazione; durante la rivoluzione dell'anno '48 egli si recò nella sua città natale e ritornò a Trieste dopo che questa fu sottomessa. Combattè nelle file degli insorti veneziani e ritornò qui dopo la capitolazione di Venezia; fu impiegato presso l'impresa delle ferrovie in Carniola, più, tardi presso lo speditore Baumgartner, è ora al servizio di Poletti. *)
17. Sogiiani Beniamino (Verte: Fortunato], d'anni 60, commerciante, di Reggio, ebreo, dimorò a Trieste per 20 anni. Al tempo della rivoluzione si recò a Venezia, dove fu molto attivo, mercè le sue relazioni, per la causa dell'insurrezione. Anche suo figlio Girolamo, ora a Genova, di dimostrò esaltato repubblicano.
18. Usiglio Bondi, ebreo, triestino, anni 41, coniugato, negoziante. Simpatizza col partito nemico del governo e fu in occasione delle elezioni comunali specialmente attivo per far spuntare candidati di tendenza liberale.
TRA I VOLONTABI E NELL'ELEMENTO D'AZIONE
Tra gl'israeliti di Trieste, die parteciparono attivamente ai movimenti del Quarantotto e alle lotte del Quarantanove sono inoltre da menzionare Salomone Morpurgo, eletto per opera dei patrioti nella commissione organizzatrice della Guardia Nazionale; il capitano della Guardia Nazionale Davide LcviMondolfo, che si dimise col comandante Giulio Grassi e coi tenenti Angelo De Rin e Massimiliano d'Angeli, quando il governo impose l'intedescamento dell'istituzione; il giornalista Àbramo Tedeschi, goriziano, redattore del Costituzionale, diretto da Angelo Alpron.
Ai nomi già noti dei volontari giuliani, d'origine israelita a Venezia sono da aggiungere quelli di Samuele Calabi, soldato, di Leone Jona, sergente, di Cesare Norsa, bersagliere e poi vèlite; di Davide Lolli da Gorizia, studente di medicina a Padova, combattente nel battaglione universitario nel '48 e ufficiale medico nel 1859: di Emilio Levi di Isacco e di Geltrude Modena, nato a Rovigno nel 1825, studente di filosofia, vèlite.
Questi nomi sono stati scoperti da Giuseppe Stefani nelle sue proficue indagini recenti, che rivelarono una partecipazione giuliana alle difese di 'Venezia e di Roma, nel '48 e nel 1849, assai più ampia di quello che si riteneva nel passato.
]) Il doti. Mario Rocca nel 1848 era stato designato alla carica di ministro del culto nel'Governo Provvisorio, che i repubblicani, guidati da Giovanni Orlandini, si erano proposti di instaurare, sotto la presidenza di Antonio Guzxoletti, se fosse riuscito il tentativo insurrezionale del 23 marzo. Ciò risulta dogli atti del processo intentato ad Antonio Gazzoletti, riprodotti da Giuseppe Stefani.