Rassegna storica del Risorgimento
ISRAELITI ; TRIESTE
anno
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1951
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pagina
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658
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658 Angelo Scocchi
con cognomi ariani, e che si professano orgogliosi del sangue in parte ebraico che scorre nelle loro vene*
Ma anche nella nuova situazione l'elemento israelita di Trieste partecipa alla vita politica cittadina, sia pure con minore intensità che nel passato, militando in tutti i partiti italiani unitari, dal liberale e dal repubblicano al*socialista e al movimento sociale italiano, senza contare coloro, ì quali, battezzati, ricordano dal cognome la loro origine ebraica, e aderirono alla democrazia cristiana o, addirittura, pronunciarono voti religiosi. Qualcuno appartiene al gruppo di cultori di studi mazziniani. Pochi si fanno notare nelle file comuniste e in quelle separatiste. Si può definire una eccezione chi di essi si pose al servizio dello slavismo.
Sicché, all'aspirazione della cittadinanza triestina a rientrare nell'unità nazionale, con tutta la regione, partecipa cordialmente la grande maggioranza dell'elemento israelita, anche se prevale oggi in essa la nuova fede sionista.
QUALITÀ E qtiAMirrA DELL'ELEMENTO EBRAICO A TRIESTE NELL'OTTOCENTO
L'eminente influenza esercitata a Trieste nella vita economica, politica, intellettuale, dell'elemento israelita nell'Ottocento si spiega con l'esistenza di due fattori determinanti: la qualità, e la quantità; che resulteranno evidenti anche quando si scriverà la storia delle logge massoniche triestine.
Le doti qualitative intellettuali degl'israeliti di Trieste sono provate da una tabella statistica compilata dal Bedarida in Ebrei d'Italia, secondo la quale su sei centinaia di ebrei italiani distintisi nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nei cento anni tra il 1848 e il 1948, Trieste quasi contende il primato a quell'antico eentro ebraico d'Italia che è Livorno.
Tale città portuale toscana vanta ben 69 ebrei insigni; e subito appresso le sta Trieste con 62 intellettuali ebrei, tra artisti, letterati e scienziati.
Poiché questo studio si limita a rilevare la partecipazione dell'elemento ebraico di Trieste all'azione per l'unità politica italiana, qui non può trovare posto l'elenco degli ebrei di Trieste distinti nelle lettere, nelle scienze, nelle arti.
Basta l'accenno all'elevatezza del loro numero, superiore a quello di ogni altra città italiana,, salvo Livorno, per dimostrare quale importanza abbia assunto l'elemento ebraico a Trieste nella vita intellettuale dell'Ottocento, e quale ingente contributo morale e spirituale, esso abbia recato alla causa italiana nella maggiore città adriatica, contesa alla civiltà latina dalle insidie e dagli assalti del germanismo e dello slavismo.
La tabella del Bedarida conferma come tutte le altre città italiane restino dietro a Trieste nella graduatoria numerica dei valori intellettuali ebraici: Livorno, 69; Trieste, 62; Venezia, 40; Torino, 30;Fircnzc, 23; Mantova,22; Roma, appena 16; Ferrara,15; Modena 14; Milano, non più di 13; e con la stessa cifra, Ancona e Padova; Pisa, li; Reggio Emilia, 9; Asti e Casalmonferrato, 8; Gorizia e Verona, 7; Senigallia, 6; Genova, Siena, Alessandria, Rovigo, 5; Udine, Vercelli, Pesaro, Lugo, 4. Di cospicui capoluoghi regionali, Napoli non ne ha dato più di 8, Bologna soltanto 2, Palermo 1; nel resto del Mezzogiorno e sulle isole si può dire che non si trovino ebrèi*
Persino nella graduatoria dei valori intellettuali ebraici per regioni, le Provincie che fanno capo n "Celeste-: occupano un posto onorevole, il quarto, sebbene soltanto quattro città minori giuliane abbiano posseduto nell'Ottocento tradizionali gruppi ebraici: Gorizia, Gradisca, Udine e San Daniele; alle quali appena in tempi recenti si sono aggiunte Fiume ed Abbazia sul Quarnaro.