Rassegna storica del Risorgimento

ISRAELITI ; TRIESTE
anno <1951>   pagina <659>
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Gli ebrei di Trieste nel Risorgimento italiano 659
Anche in tale grnduatoria.il primato e tenuto dalla Toscana, dove gli studi sono col­tivati da ebrei residenti pure, nclk numerosecittudette della coltissima terra. Vi figura una trentina di nomi aggiunti a quelli dei livornesi, dei fiorentini, dei pisani: tutte assieme, 132.
Una situazione quasi simile presenta il Piemonte, dove gl'intellettua 1 i ebrei emi­nenti salgono a 116.
Terzo è il Veneto con 108.
Tutte le rimanenti regioni italiane stanno dietro alla Venezia Giulia nella nobilis­sima statistica dei valori intellettuali dell'elemento israelita:- l'Emilia con 61; la Lom­bardia con 51; le Marche con 31. Gli ebrei italiani all'estero sono presenti con 17 nomi: 8 in Alessandria d'Egitto; 4 a Londra; 2 a Cor fu; 2 a Salonicco; 1 a Costantinopoli. Sono da ricordare inoltre in questa statistica 5 ebrei di Tunisi e 2 di Tripoli.
Non lieve importanza assume la quantità dell'elemento israelita affluito nel corso dell'Ottocento nella città operosa, sviluppatasi per impulso del mercantilismo sette­centesco, fiorente di traffici e d'industrie, classico esempio di quel fenomeno d'urbane­simo, che caratterizza l'epoca moderna.
Gettando uno sguardo all'Italia intera, il numero degli ebrei alla metà dell'Otto­cento non supera i 35.000; e in un ventennio non aumentavano di più di duemila, arri­vando nel 1869 a 37.000; circa trentanni dopo, nel 1900, salivano a 41.000: e circa quarant'anni più tardi, nel 1938, raggiungevano la cifra più elevata, di 52.000.
Gli eccidi della guerra e l'emigrazione per la Palestina hanno ridotto nel 1948 a 29.000 gli ebrei italiani in Italia, non calcolando le due o tre o forse più migliaia di ebrei profughi dalla Germania, dalla Polonia, dalla Cecoslovacchia, dall'Ungheria, dalla Romania, in parte di passaggio verso l'Israclia, in parto soffermatisi qui.
Nel 1848-49, nello storico biennio del risveglio rivoluzionario della nazione ita­liana, la metà di tutti gli ebrei d'Italia viveva nelle cinque città di Livorno, Trieste, Roma, Firenze e Venezia. La loro partecipazione ai movimenti patriottici in tali cinque città fu notevolissima: a Livorno, a Roma, a Firenze, a Venezia ponendosi all'avanguardia nell'azione per la causa repubblicana; a Trieste, assecondando l'auda­cia repubblicana di Giovanni Orlandini e il fervore liberale di Antonio Gazzolctti.
In quel memorahueperiodo si calcola che, dopo Livorno, la quale contava allora 4800 ebrei*Trieste avesse il più forte aggruppamento israelita, con 4000 unità, superando ad­dirittura Roma, ohe ne aveva 3700, oltre che i gruppi ebraici di tutte le altre città: Fi­renze con 2460; Venezia con 2-100: Torino con 1900; Ancona con 1740; Modena con 1620; Ferrara con 1450; Verona con 1240 e le rimanenti con cifre inferiori al migliaio.
Su di una popolazione di circa 80.000 abitanti presenti a Trieste, compresi i fo­restieri, i 4000 ebrei rappresentavano, alla metà dell'Ottocento, quas i 5 .
Già le tre u coscrizioni del Settecento rivelano un crescendo contìnuo dell'ele­mento israelita durante quel secolo a Trieste, in proporzione all'aumento complessivo della popolazione, anzi con un progressivo accentuarsi della proporzione percentuale, che sale fino alla metà dell'Ottocento, periodo, nel quale la quantità della popolazione è calcolata non stabilita da un regolare censimento.
I cinque censimenti ufficiali dal 1869 al 1910 segnano un ulteriore sviluppo del­l'elemento israelita a Trieste, pur diminuendo la proporzione percentuale in confronto al resto della popolazione, in aumento relativamente maggiore per le crescenti i mmi-cr azioni dalle regioni vicine in seguito all'impianto di nuovi stabilimenti industriali.
Questo specchietto dimostra l'incremento assoluto dell'elemento israelita a Tric-ste attraverso le tre coscrizioni del Settecento, il calcolo intorno al 1848, i cinque censimenti ufficiali dal 1869 al 1910; e le diverse proporzioni percentuali. Per i quattro