Rassegna storica del Risorgimento
ISRAELITI ; TRIESTE
anno
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1951
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pagina
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660
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660 Angelo Scocchi
censimenti dal 1880 sono aggiunte le cifre riguardanti i cittadini non inscritti in nessuna comunità religiosa, i eoa! detti a sconfessionati , tra i quali si trovano anche oleum, di orìgine ebraica.
Anno
1735
1758
1775
1848
1869
1880
1890
1900
1910
A ini unii presenti
3.865
6.433
10.664
80.000
123.098
141.740
155.471
176.383
229.510
Bfai
103
221
404
4.000
4.421
4.578
4.696
4.939
5.498
ZVaporxittue
2.80
3,40 .
3,70
5
3,59
3,23
3,02
2,80
2,40
-i-nuit." ,i.>tl.:ti
216
279
291
1.301
Dal confronto tra il censimento ufficiale di Trieste nel 1900 e la tabella statistica, con dati approssimativi, compilata da Flaminio Servi sul numero degli ebrei distribuiti nelle varie città d'Italia in quell'anno, risulta che Trieste cominciò allora a superare anche Livorno, mentre il primo posto nella graduatoria passò alla capitale, perii progressivo aumento di funzionari al servizio degli organi .statali.
La tabella degli undici maggiori centri ebraici italiani, con oltre mille unità, presenta nel 1900 queste cifre:
1) Roma 8000;
2) Trieste 5000, compresi gli sconfessionati ;
3) Livorno 4100;
4) Torino, presumibilmente 3000 (tra i 1890 del 1869 e i 3760 del 1938);
5) Venezia 2800;
6) Firenze 2000;
7) Milano 2000;
8) Ferrara 1720;
9) Ancona 1700;
10) Padova 1000:
11) Bologna 1000.
Si può ritenere che la cifra più elevata sia stata raggiunta dall'elemento israelita a Trieste alla vigilia della prima guerra mondiale, nel 1914, quando l'incremento seguito al censimento del 1910, che indicò presenti a Trieste 5498 israeliti e 1301 sconfessionati , deve aver portato gli ebrei alla quota massima di 6000 unità, compresigli sconfessionati ; conservando la proporzione del 2,40 su una popolazione cresciuta a 245.000 abitanti.
Frattanto gli antichi centri tradizionali ebraici provinciali di Ferrara, Ancona, Mantova, Modena, Verona, andavano vuotandosi, scendendo ognuno sotto il migliaio d'anime; e viceversa, si sviluppavano considerevolmente quelli di Roma e di Milano, della capitale politica e della capitale industriale e finanziaria d'Italia.
U centro ottocentesco ebraico di Trieste conservò anche nel Novecento uno dei primi posti nella graduatoria, seguendo immediatamente i due maggiori.