Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECHE ; ROMA ; CIPPICO-BACOTICH (FONDO)
anno <1951>   pagina <666>
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Cannine Starace
nel caso che soli Slavi e Italiani si stessero contro, diciamo clic lltalia avrebbe mille ragioni per desiderare e volere, e nessuna per disdegnar la Dalmazia. L'Italia da quando è memoria nelle storie la tenne, da brevi epoche in fuori, come membro del proprio corpo e non come suddita tiranneggiata. L'Italia sa dì aver dato a Dalmazia quella civiltà e cultura che possiede, quali nessuna altra stirpe nessun'ahra nazione avrebbe potuto darle, e che pertanto l'unione con esso lei non potrebbe essere ne temuta ne abborrita . Si capisce come un giornale con idee del genere non potesse fare molta strada allora in Dalmazia, anche se si affrettava a pagare, come nel caso della citazione che ora abbiamo fatto, il suo obolo alla oculata censura austriaca, riconoscendo, tra l'amaro e l'ironico, che Come ognuno vede, hi Dalmazia sia, e abbia ad essere fino alla consumazione dei secoli roba dell'Austria >.
Lungo e tedioso sarebbe l'addentrarsi nella minuziosa descrizione dei volumi e delle pubblicazioni di ogni valore e mole che del problema della Dalmazia trat­tano negli anni che precedono di poco la prima guerra mondiale. La situazione politica di Quella terra trova la sua documentazione, nel Fondo Dalmata Cippico-Bacotic.li, in una ricca raccolta di miscellanee in lingua italiana, tedesca e slava. Cosi pure non poteva non essere abbondantemente rappresentata la pubblicistica nelle varie lingue relativa alle discussioni ed alle controversie alle quali dettero luogo i trattati di pace. Ma qui si entra già in un campo dove l'indagine dello storico è più facilmente deviata da passioni e da affetti. Se per le pubblicazioni di più antica data si è potuto citare qualche nome e qualche titolo, qui basta accennare al tema per comprendere come una sia pur contenuta esemplificazione porterebbe ad una lunga ed arida elencazione..
Alla raccolta bibliografica si è successivamente aggiunta, per generosa dispo­sizione della Contessa Maddalena Cippico-Baeotich, una serie di documenti mano­scritti, che sì stanno ora riordinando, tra i quali più direttamente possono interessare lo studioso del Risorgimento quelli che riguardano il traffico marittimo dai porti delle Isole Ionie a quelli della Dalmazia e dell'Istria ed il movimento commer­ciale nei porti di Trieste e di Fiume, nella prima metà dell' 800. La serie comprende anche numerosi esemplari di passaporti usati nello stesso periodo nella regione Dalmata, decreti di nomina di autorità locali, bandi e manifesti di ogni genere a stampa ecc. Non mancano autografi di illustri personaggi della Dalmazia, tra i quali una gustosa lettera del Tommaseo all'editore Stella di Milano del feb­braio 1825.
Questa descrizione, necessariamente rapida e sommaria, ha voluto solo richia­mare l'attenzione degli studiosi sul fatto che una preziosa raccolta, messa insieme con tanto amore e che, per la forza delle umane vicende, poteva in breve tempo andare dispersa, si trova ora degnamente collocata nella Biblioteca del Senato, che ha voluto accoglierla in una apposita distinta sezione, per salvare, con 1 unità della raccolta stessa, anche il suo significato morale. Si spera di poter in avvenire arricchire questo primo importante nucleo per dar modo agli studiosi della Dal­mazia e del Risorgimento In Dalmazia di avere in Roma a disposizione un mate­riale bibliografico di prima qualità e il più completo possibile.
CARMINE STARACE