Rassegna storica del Risorgimento
ISTRUZIONE PUBBLICA
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1951
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673
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La difesa della lingua materna nellinsegnamento, ecc. 673
dell'impero, e dall'alto suo dovere di rivendicarne il pieno e Ubero esercizio convinta the la nazionalità di un popola si constata e non si discute*.
Poiché il governo non volle corrispondere al dovere, sancito dalla legge, di provvedere alle scuole per la popolazione italiana, il Comune delibero di istituire con ì propri mezzi le scuole domandate a gran voce dalla cittadinanza. Sorsero così l'istituto. tecnico (o scuola reale come allora fu detta) ed il ginnasio (liceo) comunale. Quanto vivamente questo Eosse desiderato ed aspettato lo dimostra il numero degli alunni die abbandonarono la scuola tedesca; essi furono subito nel primo anno 199 e nel terzo erano già cresciuti a 249.
Fu tra i primi a passare nella nuova scuola Attilio Ilortis che conservò tutta la vita la commozione di quel gran giorno, il 6 ottobre 1863; e trentadue anni dopo ricordava l'avvenimento: * Dalla sede del nuovo liceo procedevamo in bel* l'ordine alla chiesa di Sant'Antonio: sentivamo tutti che intorno a noi s'andava a compire un che di straordinario: resi veramente piò; liberi nella consapevolezza di questa libertà eravamo più intelligenti, più savii. Una cappa di piombo era tolta dalle nostre cervici. Entrammo in chiesa. Onorato Occioni, gioioso, accennava del capo a ogni parte, salutava col gesto e con gli occhi noi e i nostri padri e le madri nostre, accorse a ringraziar Iddio, che a' loro figli si permetteva una scuola italiana .
E cinquant'anni dopo, nel ricordo di quel benedetto giorno dichiarava di non saper ridire la letizia e l'esultanza : in noi tutti era una lucida visione che un'era nuova si schiudeva alle nostre menti e alla civiltà della patria.
Eppure l'Austria non cambiò, e rimanendo sempre su quella sua posizione della ragion di stato contro la natura, trovava ogni pretesto per negare la scuola dove erano bambini e giovanetti italiani che attendevano di imparare. Furono la Pro Patria prima, e la Lega Nazionale poi, a sobbarcarsi a questa funzione di civiltà cui avrebbe dovuto corrispondere lo stato. Il governo trovò ad esempio che nel primitivo suburbio della città, ormai divenutone parte integrante, gli italiani di cui non si poteva negare l'esistenza, non potevano usufruire della propria scuola, e fu, nel rione di Guardiella che la Lega Nazùmale si assunse maternamente di provvedervi.
Per quel che riguardava gli studi superiori, negò sino all'ultimo l'istituzione di una Università italiana, o si offerse di istituirla in terra straniera, dove gli indigeni non permettevano di aprirla. Ma cotesto è un capitolo di storia troppo vasto e complesso perchè possa trattarne alla fine di questa comunicazione.
ALDO TASSIMI