Rassegna storica del Risorgimento
TAZZOLI ENRICO ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1951
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pagina
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675
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Aspetti sociali ed economici nel pensiero e nell'azione, ecc. 675
driche attitudini sue il profondo e gemale senso direi artistico musicale del Mozzini è espresso essenzialmente nelle sue Massime di estetica e nella sua Filosofia della musica opera, questa, apparsa nel 1836 quando Tazzoli aveva 26 anni e Mazzini SI
Le teorie del Mazzini sul recitativo, sulla strumentazione, sulla fusione nella musica di tutte le arti, sul coro come individualità collettiva sono state infatti attuate (come dimostrò chiaramente in questi giorni Alfredo Bonaccorsi in un suo dotto teorico saggio) in Riccardo Wagner nel suo Musikdrama che tende ad aumentare, come volevano Tazzoli e Mazzini, l'efficacia della parola innanzi agli ascoltatori popolari per mezzo di una espressione musicale corrispondente alla parola stessa.
o) LE SCUOLE FESTIVE E SERALI E LE CASE DI RICOVERO E DI INDUSTRIA
Io non esporrò qui, dettagliatamente, di Giuseppe Mazzini la complessa attività a favore delle classi popolari troppo nota ad ogni modesto cultore* della nostra storia. Solo accennerò a quella Unione degli operai italiani da lui fondata a Londra nel suo esilio decennale ed alle Scuole gratuito del popolo con filiali ovunque vi fossero operai e artigiani italiani in Europa e nelle Americhe. Le Scuole popolarifestive e serali non furono dal Mazzini mai abbandonate. Anche più tardi, nel 1861, a 56 anni, egli le incluse in un suo vasto piano di educazione popolare in conformità ai principi espressi in quella magnifica sua lettera agli operai riuniti ad Alessandria .
Don Enrico Tazzoli, finché visse, dette il suo contributo, inesausto e fattivo, alle Pie Case di Ricovero ed Industria mantovane contribuendovi pure del proprio sostenendone le necessità e le nobili finalità. Dava pure il suo appoggio incondizionato alle scuole festive e serali di Mantova con una concezione larga ed ardita di diversi problemi riguardanti l'istruzione popolare e sostenendone il'finanziamento con una propaganda personale e continuativa.
Cosi Mantova si distìngueva fra le prime città italiane nelle riforme sociali. I)
L'organizzazione delle Scuole elementari gratuite di Londra (1841-1847) del Mazzini con la pubblicazione di un apposito settimanale educativo UPellegrmo (sostituito poi dall'Educatore) rappresenta un tentativo pure di attiva pedagogia nel quale, in verità, il Tazzoli si mostra assai più ferrato giacché egli conosceva e possedeva le opere ed era in corrispondenza con i più notevoli esponenti del movimento pedagogico italiano del suo tempo quali Thouar, Lambruschini, Capponi, Tommaseo, Mayer, Gene, DaH'Ongaro, Ravizza, Cantò, Pellico. La missione educativa del Tazzoli fu incessante dal pergamo, dalla cattedra, nella vita familiare e pubblica: le lettere, ad esempio, al fratello Sor-delio, alla sorella Eloisa, alla cugina e pupilla Marianna Arrivabene in rispetto ai doveri e ai diritti matrimoniali presentano norme di pedagogia gemali ed ardite quali non furono sinora realizzate nella pedagogia più moderna.
M Da una Relazione alla Commissione della Società Economica e di Manifatture di Genova del 2 aprile 1846 apprendiamo come in Genova, con quasi 100.000 abitanti, le Scuole di Arti e Mestieri sono un desiderio di tutti i buoni , delle Scuole festine e serali il popolo non conosce tampoco il nomai la metà, detta nostra popolazione non sa leggere e scrivere (p. 11). Sotto l'aspetto sociale e conscguentemente economico la piccola Mantova dava dei punti a Genova: lo prima nello stesso anno 1846 presenta fiorenti Scuole festive e serali mentre le PP. Case di Ricovero e di Industria mantovane accolgono ben 135 ricoverati e 125 operai con Laboratori di falegnami, fabbri, tessitori, filatoi e fabbriche di stuoicl