Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; SILA
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1951
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Gustavo Valente
Si può dire che la Sila acceleri l'incipiente suo dramma con la nomina di Pasquale Barletta a Commissario (25 ottobre 1847), il quale per rescritto Sovrano del successivo 17 novembre si deve sollecitamente occupare dei compensi dovuti ai cittadini di Cosenza e Casali per gli usi civici esercitati o in atto in Sila.
Emanata la Costituzione, il Giudice Barletta iia il dubbio se il commissariato. come giurisdizione contenziosa deve continuare, oppure, come magistratura eccezionale deve Cessare. 11 dubbio sorto dalla delicatezza del momento è fatto pressante dagli avvenimenti la cui minaccia è nell'aria, e perciò il 17 febbraio e il 5 marzo Barletta chiede il chiarimento al Ministro delle Finanze, Dentice, da cui il 18 riceve risposta. Dentice, dopo aver dette che farà conoscere le decisioni che in proposito prenderà il Consiglio dei Ministri, aggiunge; Intanto ov*EIla potesse occuparsi di verificazioni relative alla liquidazione degli usi civici de' Comuni di Cosenza e Casali, ciò non mi dispiacerebbe, poiché sarebbero lavori necessari per la sollecita distribuzione delle quote a* comunisti, ed assegnazione di terre per supplire a* bisogni della vita, oggetto d'importanza e di tutte premura. Nella accezione del Ministro, che, d'altronde, fu comune in quel tempo, comunista sta a qualificare comi che sostiene che le terre dei comuni siano di diritto della popolazione, onde poi, per estensione, colui che accampa in genere diritti sulle terre dei privati.
Ma ecco, intanto, che qualcosa di serio è successo, e più che le parole di un postumo rievocatore, si lascia parlare un documento che nelle ferme espressioni ufficiali non nasconde del tutto l'agitazione del momento:
Oggi gli undici aprile 1848.
All'accesso in questo capoluogo di Provincia di oltre un migliaio di Bracciali [cioè di contadini, lavoratori delle braccia] de' vari Casali del Manco [a levante di Cosenza] armati in parte, i quali presentatisi all'Intendente risoluti e decisi-in atto, rimostrando il bisogno che avvertono pressante di esser loro assegnate le così dette Terre Comuni della Sila, hanno iman imamente dimandato, che un Magistrato si rechi colà per provvedere e presenziare a tutto ciò.
Si sono riuniti straordinariamente in Commissione...
Ponderata maturatamente la importanza della circostanza; fatt'attenzione all'atteggiamento serio, quanto minaccioso de* richiedenti casalesi, e convinta la Commissione che sia, non che prudente, salutare consiglio di adottarsi un temperamento economico per contentargli ónde antivenire le conseguenze di un niego, che potrebbero esser funeste in modo da compromettere l'ordine, la quiete e la sicurezza pubblica.
Attesoché per voto universale il Magistrato, di cui desiderasi l'intervento, viene indicato nella persona del Signor Barletta Procuratore Generalo del Re, commissario Civile per gli affari della Sila;
Che l'interesse della pubblica tranquillità richiede di adottarsi pronti mezzi provvisori, senza punto arrestarsi alle osservazioni che il Commissario Civile proponeva circa il procedimento richiesto dal Decreto del 31 marzo 1843.])
La Commissione assembrata come sopra ha determinato:
J) Stabilisco la giurisdizione dei Commissario Civile; determina i compensamenti dovuti agli abitanti di Cosenza e suoi Casali por l'esercizio degli usi civici in qualunque tempo esercitati nelle contrade della Sila, e qualunque ne sia il possessore; e provvede a quant'altro riguarda la procedura, le colonie, le transazioni, il giogatico e 1 alberatura, riserbando al termine delle operazioni i provvedimenti per le camere chiuse, e pe'bisogni di altri Comuni diversi dai Casali di Cosenza. SENATO DEL REGNO, op. cit.