Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; SILA
anno
<
1951
>
pagina
<
684
>
684
Gustavo Valente
dei Comuni e dei poveri, i quali ultimi si affrettavano, in ogni rivolgimento politico, ad invadere ed occupare i terreni appartenenti al Demanio o ai proprietari che se n'erano già impossessati o che avevano esteso le loro possessioni a furia di occupazioni di terre demaniali. Per evitare tali gravi inconvenienti il Governo nomino Commissario Civile, con pieni poteri, perla verifica delle usurpazioni nel demanio silano, il Cay, Pasquale Barletta..., 1)
I giorni incalzano inquieti. Tuttavia il giudice Barletta si pone all'opera, e mentre il 14 il Ministro delle Finanze gli telegrafa l'ordine di procedere all'assegnazione delle quote alle quali han diritto i cittadini di Cosenza e Casali e di far noto alla Provincia, attraverso manifesti, che nel termine di 15 giorni comincerà la ripartizione, il successivo 21 telegrafa all'Intendente per ordinare che Barletta proceda per ora, ed unicamente alle verìfiche, e non mai ad assegno veruno sotto la sua responsabilità. E l'Intendente, trascrivendo il telegramma aggiunge: Attesa l'esaltazione in cui sono i bracciali de' Casali di Cosernza pei terreni della Sila, io lascio alla prudenza di lei il determinare come e quando potrà far nota alle popolazioni de' Casali medesimi la disposizione che le ho trascritto.
Responsabilità, e prudenza, sollecitate nell'espletamento del difficile mandato, inducono Barletta a recarsi a Napoli, a prendere lumi. Risaputa dalla gente, la notizia di questa partenza è vestita di ben altro significato: se ne parla, si fanno ipotesi, ci si eccita; l'esaltazione fa minacciare chissà che cosa; la notizia che contadini stan procedendo per proprio conto ad assegnazione di terre allarma l'autorità; ed il Governo corre ai ripari. Il 28 dello stesso aprile il Ministro delle Finanze telegrafa all'Intendente: La incarico di assicurare il pubblico che per risoluzione del Governo il Commissario Civile Procuratore Generale Barletta ritornerà subito nella Provincia per proseguire le operazioni cominciate nella Sila in seguito al verbale del di 11 aprile corrente , e l'indomani 29: e Avvertite con avvisi in is lampa il pubblico, ed assicurate anche verbalmente i singoli, che il Commissario Civile Cav. Presidente Barletta muove subito per Cosenza, e si fa conto che possa giungere al più tardi la mattina di mercoledì 3 del prossimo maggio in Cosenza ad oggetto di provvedere ampiamente ai bisogni dei comunisti casal ini di Cosenza per la semina delle terre comuni di cui abbisognano.
II Ministro di Grazia e Giustizia il 6 maggio scriveva al Procuratore Generale della Corte Criminale di Cosenza: H Ministro Segretario di Stato dell'Interno tenendomi proposito de' disordini a cagione de' terreni indivisi della Sila,... si esprime nel modo che segue; Non ho mancato dar dalla parte mia le convenienti disposizioni. Ma mi onoro appalesare a T. E, perchè nella saggezza sua il valuti, di essere altamente ed urgentemente reclamato l'immediato ritorno colà del commissario Civile Sig. Barletta, dappoiché quel Magistrato coli' asccnd ente del suo potore è il solo che potrebbe allontanare le fatali conseguenze de* disordini ulteriori che non senza ragione si hanno a temere, secondo l'Intendente ci avvisa. Ella Sig. Procuratore presterà con energia nell'adempimento della missione affidatale. Il Ministro, fto. Giuseppe Vacca.
Invero quegli ultimi giorni di aprile furono i più tempestosi dell'anno turbolento, certo quelli che impressionarono di più perchè seppellivano un'epoca e ne aprivano una altra. La Sila vide allora dilatare per ogni dove turbe frenetiche procedere ad occupazioni e danneggiare campi e famiglie con un agiro oltraggioso ed egoistico.
Ebbe allora inizio un turbinoso periodo che insanguinò i Casali tenendone sospesa la vita fino al calare delle prime brume autunnali. Dalle campagne ai paesi, disfrenando
') NICOLA ARNONE, Memorie di un educatore. Parma, La: Bodoniana, 1926.