Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; SILA
anno <1951>   pagina <686>
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Gustavo Valente
cosa il Sig. Berlina ieri dovrà darsi ogni cura come proprietario del fondo, di procurare il recupero della somma suddetta nell'interesse del suo diritto di proprietà... .
Il sopruso dei Pcdaccsi ha generato una complessa questione giuridica. 11 23 il barone Berligicri faceva rispondere che ... per non fare acquiescènza ai det ti due atti, rispondere al Sig. Lucìfero, che del ricatto che li han praticato questi malfattori, esso Sig. Bcrlingicri non deve, nò intende risponderne: 1 Perchè la proprietà di tal Difesa è sua, l'ha posseduta pacificamente fin dal 1819, epoca in cui gliene fu fatta la vendita dal Governo; 2 Se li Pedacesi avessero potuto avervi diritto avrebbero dovuto adire il Magistrato; 3 Quanto hanno operato detti malfattori, è consimile all'operato d'altri di simil natura, che per cstorquere somme ai poveri pacifici proprietari li han mandato dei biglietti, dicendo essere settembre, ed è matura la fondiaria per cui di mandarli la somma di tot migliaia, altrimente avrebbero ucciso il bestiame. Tanti infelici per non vedere perire il bestiame, han fa ito delle rimesse: quindi nel caso della pretensione del Sig. Lucifero, questi dovrebbero non pagare la Fondiaria, perchè l'han pagata ai malfattori. Un tal pagamento non li giustifica, e sono obbligati tuttavia a pagare la Fondiaria. L'istesRo per il Sig. Lucifero, il quale ha pagato ai malfattori: questo paga­mento non li esonera daIT obbligo contratto col il Sig. Berlingicri.il quale ragionevol­mente non fermandosi all'esposto del sig. Lucifero, intende nel maturo d'esser soddi­sfatto del suo avere per l'affitto. Se il Sig, Lucifero ha cosa in contrario contro quelli malfattori, potrà dirigersi ai Tribunali competenti contro li stessi... . *)
Il sistema era usato dai Pedacesi, come provano anche alcune lettere e minute tra le carte del Giudice di Spezzano Grande, ora della Sila, Pasquale Monaco, 2J da cui scelgo la seguente lettera a lui diretta da Gabriele Laniacehia di Macchisi il 24 set-
Fiore, giusta il disposto del Sig. Procuratore Generale del Re Sig. Barletta. Pcdace li trenta agosto 1848. Il Sindaco Giuseppe Ponte .
Ecco la ricevuta dalla quale si evince senza sforzo come la preparazione dei rila­sciatali li qualificasse i più idonei a giudicare e risolvere problemi complessi : Riceve nella Comune di pcdace D. sei cento, e sette e grana cinquanta per la difesa che apar-tiene il nominato Ceraso, e questa soma li a pagatta il sig. marchese per conto dell'af­fitto ho che sia erbagio che si pascola con li sui animali pure replico D. 607.50. Pc­dace ogi la prima settembre 1848 e la detta Comune di Pcdace riceve come sopra.
1) La questione si trascinò davanti al Giudicato Regio di San Giovanni in Fiore, ove fu discussa il 15 ottobre 1849, con l'assistenza per Berlingicri dell'Avv. Luigi Nicoletti, e per Lucifero delTAw. Domenico Brunetti.
Riepilogatala vicenda fino al pagamento dovuto effettuare dal marchese Lucifero, la sentenza dice: In vero l'ingiunzione segnava una procedura tutta nuova; ma nel­l'emergenza del tempo non vi era modo di evitare le conseguenze d'un ostinato diffe­rì mento finché il Sig. Lucifero in vista del sequestro che si era fatto de' suoi animali, ricorrendo a tali mezzi legali che un tanto momento gli offriva, denunziò al Sig. Berlin­gicri il perentorio, che l'era stato intimato, e l'esecuzione di già s'era fatta sul suo be­stiame, invitandolo a volerlo rilevare dalle molestie... [BerlingieriJ vi rispose col silenzio de' sepolchri, tanto che tuttora l'occupazione dello maggior parte del fondo continua... il Sig. Lucifero pagò in mano de' Pedacesi la somma di ducati 607, di cui non ebbe ricevo in regola, perchè nessuno di essi sapeva scrivere....
2) Per notizie riguardanti il magistrato, il mio: La reasione borbonica a S. Giovanni in Fiora nel 1860-1861, in Archivio Storico per la Calabria e la Lucania, a. XII, fase. I.
I documenti, minute di lettere e di rapporti, oltre che originali di ordini e disposi­zioni, mi sono stati concessi in visione dalla cortesia dell' Aw. Giuseppe Monaco, che ancora ringrazio.