Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; SILA
anno <1951>   pagina <690>
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Gustavo Valente
di notte e sotto le case dcgl'intimoriti urbani gridano* con voce arrochita un. ritornello apocalittico* ')
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Passato Tanno burrascoso, come l'autorità si dedicò alla punizione dei crimini, fa pur preoccupata di provvedere onde evitare nuovi disturbi. E perciò il Ministro delle Finanze sottopose al Re un piano per la nuòva annata che dal Sovrano fa approvato il 27 marzo 1849. Col primo articolo veniva ridato al Barletta l'incarico di provvedere, assegnandogli l'assistenza deU'Ing. Fergola e dell'Ispettore Forestale di Cosenza; col secondo si stabiliva si dessero immediatamente agli usi de* cittadini dei Casali tutti i terreni comuni verificati nel 1841 e 1842 e quelli posteriormente ricogniti dal Fergola; col terzo si precisava che se questi erano insufficienti a soddisfare al bisogno de' detti cittadini, ne addica ancora agli stessi .usi quegli altri che dalla sua prudènza saranno suggeriti, facendone dal Fergola eseguire antecedentemente la circoscrizione, affinchè non avvengano invasioni né- possedimenti contigui ; col quarto raccomandava di salvaguardare l'alberatura; colini timo avvertiva che gli espedienti anzidetti s'inten­dono ordinati provvisionalmente .
U Ministro delle Finanze trasmettendo l'indomani tali deliberazioni, raccoman­dava al Barletta di recarsi subito sul posto e di non dipartirsi dalle norme del Rea! Rescritto, ma eziandio di usare tutta quella prudenza che a Lei è propria, per concia liare le cose da tutte le parti, in guisa che non si dia luogo ad alcuna cagione di mal­contento .
I provvedimenti della primavera del 1849, ma soprattutto il passato momento di carenza dei poteri che aveva sospinto gli audaci e facinorosi a vendette e prepotenze, fecero tramontare il pericolo di nuovi mali.
In una lettera senza data del più volte citato Giudice di Spezzano Grande, si proponeva ai Procuratore Generale: A mitigate però in parte il turbine che minaccia tutti egualmente mi viene da parecchi buoni cittadini proposto di sommettere all'auto­rità di Lei quanto appresso: 1 Interporre i suoi buoni uffici presso chi di ragione af­fine di ottenere dal Ré un'amnistia generale per tutti coloro che avran potuto avere, parte al fatto della Sila pe' quali è impossibile correr la diga della Giustizia essendo di numero infinito; 2 escarcerare gli arrestati fi n'ora e sottoporli a qualunque altro mezzo di custodia....
Ed anche questo contribuì ad affrettare la guarigione dai mali commessi nello inquieto 1848.
GUSTAVO VALENTE
I) ANDREA CENOBIO, I moti comunisti del 1848 nel Regno di Nàpoli, in Atti 0 Memorie del XX VII Congresso di Storia del Risorgimento Italiano cit.