Rassegna storica del Risorgimento

"MARCHE (LE) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
anno <1951>   pagina <717>
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Libri e periodici 717
economico che fosse mera manifestazione di volontà individuale non tesa all'utile o riferita a un soggetto inesistente.
Nella storiografia italiana le personalità dei vari diplomatici sono generalmente lasciate un poco in ombra: una reazione alla tendenza prevalente fu rappresentata dalla fine introspezione psicologica e dalla eleganza del dettato del Morandi, dalla lucida e netta capacità di definizione del Maturi, dalla brillante evocazione ambientale del Valsecchi, e, ora, con rara potenza suggestiva, dalla elaboratissima e complessa analisi dello Chabod. Il Piscitelli si è sforzato di caratterizzare con qualche documentata battuta la fisionomia dei singoli diplomatici e anche per questo merita lode.
Premessa alla descrizione del materiale distribuito, in ordine cronologico e per affinità di fonte e di materia, nelle 84 cartelle, un'accurata nota bibliografica; chiude il volumetto l'indice dei nomi di persona, che proponiamo si estenda, nei prossimi cataloghi, alle materie e alle località menzionate
A pochi mesi di distanza dall'indice del Piscitelli (ne traiamo motivo di compia­cimento per la sollecitudine colla quale viene proseguita editorialmente l'impresa) è uscito quello curato da F. Bacino riguardante le carte, per lo più dal 1815 al 1861, della legazione di Parigi, quelle dal 1815 al 1860 della legazione a Berna, dal 1815 al 1861 della legazione all'Aja, dal 1842 al 1861 della legazione a Lisbona, dal 1814 al 1859 della legazione a Madrid (in appendice notizie su carte delle legazioni a Lisbona e a Madrid già confuse con quelle della legazione a Londra). È da tener presente, come informa il Bacino nella sua introduzione, che le carte per la legazione sarda a Madrid del periodo 17231798, conservate a Parigi presso le Archine Natioiudes, saranno restituite tra breve dalla Francia. Il Bacino preferisce insistere sull'importanza dal punto di vista economico e commerciale delle carte dell'Aja e di Berna (queste ultime appaiono, con quelle di Madrid del periodo in cui fu ambasciatore Prospero Balbo, le più. interessanti per gli storici); ma, forse, nel gruppo di carte elencate nel volumetto pel periodo 18141848, un altro interesse, almeno di pari importanza, è dato dall'ele­mento ideologico in esse contenuto: interessamento dell'Aja per i valdesi, velleità espansionistiche rivestite da crociata cattoUco-legittimistica nella Svizzera travagliata dalle lotte politicoreligiose, atteggiamenti realistico-cavallcreschi di Carlo Alberto verso le fazioni spagnole e portoghesi e così via.
È da augurare che, predisposto anche questo materiale in certo modo prepara­torio, si possa presto por mano alla redazione dei progettati volumi di istruzioni e rela­zioni sabaude e agli studi sui trattati di commercio. L'augurio riguarda principalmente il reperimento dei mezzi economici, che, quanto alla condotta scientifica delle due imprese, da tempo Francesco Cognasso e Federico Chabod hanno elaborato i piani relativi. LUIGI BULFEBETTI
Gemo DORSO, Dittatura, classe politica e classe dirigente (Opere di Guido Dorso); Torino, Einaudi, 1949, in 8", pp. XTV-186. L. 600.
Tra i quattro saggi, fra editi e inediti, raccolti con intelligenza da Carlo Muscetta, e costituenti il volumetto, il migliore e forse il secondo, una analisi geniale ed acuta Bullo viluppo della classe dirigente nell'Italia meridionale, ohe si fa leggere assai volentieri, più che per le soluzioni alle quali giunge, nelle quali si manifesta l'incertezza ideologica del Dorso, per la partecipazione dell'autore a ciò che scrive. Quando, infatti, Dorso studia le caratteristiche dello borghesia terriera nel Mezzogiorno, quan­do indaga sui rapporti tra plebi rurali e brigantaggio, individuando i motivi sociali di quest'ultimo, non è certo lo studioso disinteressato che scientificamente seziona
un periodo storico.
E fin. qui nessuna meraviglia, essendo appunto il bisogno pratico lo stimolo per ogni conoscenza o ricerca ed essendo lo studioso disinteressato o un filologo o un'astrazione. Bisogna pero aggiungere che, a volte, Dorso si fa prendere un po' la mano,