Rassegna storica del Risorgimento
"MARCHE (LE) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
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1951
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pagina
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720
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720 Libri e periodici
EMILIO NASALLI ROCCA, Filangieri; Brescia, La scuola editrice, 1950, in 16", pp. 160. L, 180.
In questo breve volumetto PAM con fine esame, illumina il pensiero del Filangieri costituzionalista, politico ed economista, criminalista, pedagogista, riformatore religioso. Due capitoli sono dedicati ai crìtici e alla crìtica delle concezioni filangc-nane, e alle idee del Filangieri e il pensiero cristiano. Chiude lo scritto una essenziale bibliografia.
MASSIMO PETROCCHI, H tramonto della Repubblica di Venezia e l'assolutismo illuminato; Venezia, Deputazione di storia patria per le Venezie editrice-, 1950, in 8, pp. 252. S. p.
Questo profilo della vita della Repubblica di Venezia al suo tramonto riceve un impronta originale, anzitutto, dalla preparazione dell'autore, che parte da un diretto studio delle carte degli archivi veneziani ed utilizza in modo esemplare una vastissima letteratura, specialmente politico-economica od economico-sociale: i risultati a cui perviene dovrebbero persuadere, mi pare, ad approfondire più spesso regionalmente le indagini di storia della cultura, che, se condotti col dovuto rigore, ci rivelano aspetti nuovi della storia sociale dell'Italia del Settecento, tutta quasi ancora da scrivere. C*è qualche lineamento di questa storia, che si rivela attraverso l'indagine accurata e precisa del Petrocchi, e traspare inoltre* nelle pagine più felici, un gusto non comune, di illustratore nitido e sensibile (la parola può parer modesta, ma la cosa non lo è): di illustratore che sa suggerire con un talento propriamente artistico il significato più segreto di certe realtà.
D'altra parte, è bene precisare subito che il centro della ricerca è posto dal Petrocchi su quel terreno a cui non può pervenire un'investigazione parziale, rivolta soltanto al gioco politico, o soltanto preoccupata delle forme istituzionali, o tutta risolta sul piano della storia della cultura. Si avverte invece in questo saggio uno sforzo di integrazione e di organizzazione, che mira a collegare e a fondere tutta una serie di indagini parziali: questo sforzo acquista un valore metodologico.
Premesso un breve capitolo introduttivo, di cui riparleremo pia oltre, il Petrocchi rivolge un attento sguardo (cap. II) alle lente mutazioni di peso politico e di capacità espansiva della Repubblica, nel quadro dell'Europa settecentesca: si sofferma poi sulla crisi strutturale dello Stato (cap. Ili), rilevando molto bene come, sotto l'apparente immobilità delle forme istituzionali si manifesti in mille modi la crisi di una classe di governo, che lentamente si esautora, costretta ormai in una sterile posizione difensiva di fronte alle nuove forze ed alle nuove idee: soltanto in qualche settore della sua attività di governo, la vecchia classe dirigente si rivela capace di rinnovare i propri metodi, di adeguarsi ad una nuova realtà politica ed economica, e non di rado ciò avviene grazie al lento surrogarsi di nuovi elementi, provenienti dal ceto medio attivo e studioso, nei posti di responsabilità. Una diagnosi sui tempi e sui modi di questa lenta mutazione strutturale può esser consentita tuttavia soltanto a chi parte da un'indagine attentissima e minuta, interdicendosi ogni generalizzazione, ogni conclusione frettolosa: ed è- ciò che appunto è stato avvertito dal Petrocchi, e spiega il suo procedere minuto e il suo cauto riserbo nei- giudizi sintetici.
Abbandonando per un momento la realtà politica ed economica, il Petrocchi ci guida* in un denso capitolo, attraverso alla Venezia socievole , raffinata, gioiosa del Settecento goldoniano, cercando in ogni aspetto della vita artistica e culturale testimonianze e documenti di una certa umanità e di una certa civiltà; definendo con precisione un clima e preromantico , e un'aura un po' crepuscolare. Nel successivo capitolo (il V), ritorniamo però ad approfondire quei problemi, che già si erano visti di scorcio toccando delle difficoltà della politica estera ed interna: altri ha già notato la