Rassegna storica del Risorgimento

"MARCHE (LE) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
anno <1951>   pagina <732>
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732 Libri e periodici
importanza, ne gli uffici militari e politici ricoperti olia fine della campagna di guerra: tra gli altri, nel 1848 stesso, quello di membro della Commissione incaricata del rior­dinamento e della ricostituzione dell'esercito toscano, e l'altro di comandante della Guardia Civica della stessa Capitale.
Più tardi, alla caduta della dominazione lorenese, per l'alta stima di cui era circondato, il C. meritò di essere elevato agli uffici di gonfaloniere di Siena e di senatore del Regno. Uomo di grande dirittura di carattere e di profonde convinzioni religiose, prese parte attiva ai più importanti dibattiti parlamentari, dimostrandosi decisa­mente avverso alla legge sul matrimonio civile e a qualunque altra non gli apparisse ossequiosa nei riguardi della Chiesa cattolica, cioè della religione dello Stato.
Segue* alla fine, un'appendice di documenti, alcuni dei quali riprodotti in fac­simile. Avrebbe forse giovato anche un indice delle persone rammentate nel testo e
neDe note' ERSILIO MICHEL
Mazzini oggi, Conferenze e relazioni, a cura della Associazione Mazziniana Italiana ; Genova, Casa Mazzini, 1947, in 169, pp. 269. L. 200.
MAZZINI, Iproblemi dell'epoca, a cura di 6. CONTI; Roma, Casa Editrice Italiana, 1949, in 16, pp. 276. L. 750.
Nella ricorrenza del 74 anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, la prima data mazziniana, dopo la liberazione, fu costituito a Genova un comitato nazionale, formato dai rappresentanti più insigni della politica e della coltura di ogni regione d'Italia, allo scopo di promuovere ovunque plebisciti di omaggio alla memoria del* l'antesignano del nostro glorioso Risorgimento. Un nobile appello diffuso per tutta la penisola trovò pronta e calorosa rispondenza persino nei borghi più modesti e più remoti; e anche all'estero l'iniziativa destò un sincero fervore di consensi.
A Genova, tra l'altro, fu organizzata una settimana mazziniana; tutto un com­plesso di manifestazioni, svoltesi nei sette giorni compresi tra il 3 e il 10 marzo 1946, di coi la più significativa indubbiamente fu il ciclo di conferenze affidate ad oratori di chiara rinomanza, tenute nella sede più adatta, cioè nella stessa casa ove l'Apo­stolo ebbe i natali. Le conferenze furono raccolte poi in un elegante volume, che passò peraltro quasi inosservato, forse perchè si pensa che le cose dette in simili circostanze, per solito, sian frutto, più che di meditata conoscenza del tema trattato, di facili e scintillanti improvvisazioni.
Ma questo volume è di altra natura: non manca certo di ripetizioni di luoghi comuni o di adattamenti a motivi contingenti; però ha qua e là spunti notevolissimi di rivalutazione del pensiero mazziniano, suscettibili di ulteriori approfondimenti. Pertanto, anche se tardivamente, par necessario dar qui un rapido cenno almeno delle pagine o dei passi di maggior interesse o che ad una maggiore consapevolezza delle dottrine del Veggente portano un qualche notevole contributo.
Un ricordo merita senz'altro la lettura del Codignola, il ben noto cultore di studi mazziniani, il quale, con parole semplici, accessibili alle comuni intelligenze, ha cer­cato di precisare che il fascino che emana da tutta la vita e da tutta l'opera del Mae­stro sta essenzialmente nella profondità del suo sentimento religioso, dal quale Egli trasse le norme per additare la soluzione di tutti i problemi fondamentali che hanno sempre assillato gli uomini dalla loro origine ad oggi. Tutti i suoi principi fu­rono ispirati ad una tremenda verità, scoperta meditando sullo svolgersi degli eventi storici, ed interrogando l'anima sua nei momenti migliori: che la vita è missione. In quest'atto di fede vissuto ora per ora, nell'inaudita capacità di sacrificio, che gli fece vincere gli umani allettamenti e rinunciare ai conforti degli affetti più cari, nella costanza in una lotta senza quartiere, combattuta con due generazioni, superando le