Rassegna storica del Risorgimento

"MARCHE (LE) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
anno <1951>   pagina <734>
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Libri e periodici
empiti lirici, intesa a persuadere, contro la opinione corrente, ohe il Mazzini ebbe niente politica vasta e concreta, se, naturalmente, si considera politica quella che edifica e cementa per i secoli le sue costruzioni, non la sottigliezza diplomatica, l'abilità di negozi o di calcoli, il raggiro di cancellerie o gabinetti segreti.
Dalla lettura di queste conferenze appar chiaro il concetto ideatore: la dimostra­zione, cioè, che la parola del Maestro Ha il carattere di perenne universale attualità. E che si possa ritornare al Mazzini non per puro piacere intellettualistico, ma per migliore orientamento politico-sociale e* per più fervidi indirizzi, segnatamente in questi anni di disordine morale e di gravi contrasti pratici e ideali, comprova una raccolta di scritti mazziniani a cura di Giovanni Conti, raccolta diligente e intelligente, che raccoman­diamo in particolare ai giovani perchè vi troveranno tante risposte ai molti problemi che affannano e preoccupano l'Italia di oggi. E queste pagine saranno indubbiamente per loro una sorpresa, perchè si troveranno di fronte a un pensatore ben diverso da quello che è stato presentato loro dai loro maestri: non un mistico agitatore, un pre­dicatore molesto di vane teorie, un sognatore incorreggibile, ma un idealista pratico, che seppe mantenere le sue dottrine nei termini segnati dalla realtà e dalla natura e che il processo storico e l'evoluzione sociale quali sono nel secolo nostro presentì e previde, spesso con impressionante chiarezza.
La raccolta eccellente è preceduta da alcune pagine calde e precise tendenti a dimostrare che il Mazzini non fu solo il teorico della democrazia e della nazio­nalità, ma che a lui compete anche un posto molto alto tra i riformatori sociali, che tutti precedette e tutti superò, per calore di eloquenza, nella rivelazione e nella denunzia delle miserie e delle sofferenze del proletariato. E la tesi, su ricordata, del Ferri. MASINO CIHAVEGNA
ROSARIO ROMEO, lì Risorgimento in Sicilia (Istituto italiano per gli studi storici in Napoli, n. 3); Bari, Laterza, 1951, in 8, pp. 422. L. 2300.
Il ricco ed ampio quadro della formazione e dello sviluppo della classe dirigente siciliana del periodo del Risorgimento che ci presenta questo libro del Romeo è di par­ticolare importanza per quello che può segnare, e per suo conto già segno, per un avan­zamento e una svolta della storiografia del Risorgimento siciliano, e augurabilmente non soltanto di questa. Seguendo da una prospettiva determinata, quella della for­mazione della classe dirigente, le connessioni fra azione politica e struttura sociale, trai ceti e la loro base economica* fra i motivi ideali e concreti interessi di gruppi e di masse, e illuminando in tal modo per iscorcio l'intera storia del Risorgimento siciliano, il R. porta avanti in un piano di notevole maturazione ì ricerca sul nesso fondamentale che sta alla base della trama di problemi che la storia del Risorgimento presenta nell'isola.
Per lungo tempo questo nesso fu cercato, alquanto estrinsecamente, nei termini di una problematica politica piuttosto formale (unitarismo, federalismo, separatismo, ecc.) dal quale riusciva difficile venire a capo di una concezione organica dei vari mo­tivi ideali e pratici di quello svolgimento. Solo incidentalmente, o per giustificazione generica di talune difficoltà a contenere la realtà storica in quegli schemi, si toccavano motivi in qualche modo connessi conia struttura economica,e sociale dell'isola; e assai più raramente si orientava la ricerca nel senso di vedere, come ora ai è cominciato' a fare, la connessione del primo ordine di problemi con il secondo. Un'indagine sulla strut­tura economica e sociale dell'isola nelle sue caratteristiche o nelle sue origini si era tut­tavia iniziata nella pubblicistica sempre più. ricca verso la fine del secolo XIX, anche per effe ito delle prime grandi manifestazioni e agitazioni di massa dell'isola, che si era rivolta a considerare, per un asporto o per un altro o nel suo insieme, la questione si­ciliana, come parte di una più generale questione meridionale; attraverso inchieste