Rassegna storica del Risorgimento
"MARCHE (LE) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
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1951
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Vita deW Istituto
tragica, del senatore Dio Barontini, e quella dcll'ing. Leon Battista Bacci, particolarmente benemerito delle opere pubbliche locali e dei nostri studi* Si delibera l'invio di ossequiose condoglianze alle rispettive famiglie.
Il prof. Michel riferisce a grandi tratti, la storia della vecchia iniziativa per la fondazione in Livorno di un Museo del Risorgimento Nazionale (che risale al 1910), accenna alle carte e documenti, agli oggetti e cimeli, raccolti in tanti anni all'uopo, e ora depositati in vari uffici ed istituti municipali, e, infine, propone di rivolgere un formale invito all'Amministrazione Comunale, perchè voglia riprendere in esame l'antico progetto e avviarlo alla sua definitiva soluzione. Pel raggiungimento di questo scopo, essa può contare in pieno sulla coopcrazione e sugli aiuti di ogni specie del nostro Comitato. La proposta rimane pienamente approvata.
In assenza del direttore dott. Gino Masi, il prof. Merli, risponde alle domande che gli ai rivolgono circa l'apertura, sempre attesa, del locale Archivio di Stato. Egli riferisce che sono di imminente arrivo le prime scaffalature metalliche per la collocazione dei volumi e delle filze e quindi spera che entro hreve tempo possano finalmente essere esauditi i voti degli studiosi.
Scarlatti riferisce che nella redazione del vecchio giornale livornese // Telegrafo, in piazza Carlo Alberto (ora della Repubblica) e particolarmente nella sala ove risiedeva abitualmente il suo ben noto ed illustre direttore, Giuseppe Bandi, erano raccolti ed esposti numerosi documenti patriottici che formavano una specie di piccolo museo personale. Chiede quale sia stata la sorte ultima di questi preziosi cimeli. Il Presidente gli risponde che malauguratamente essi andarono dispersi o distrutti nel tempo della seconda guerra mondiale, e più precisamente nell'occasione del passaggio del fronte.
In fine, il prof. Michel comunica di esser venuto a conoscenza in quest'ultimo periodo di tempo, della pubblicazione in Livorno di un e giornale politico quotidiano popolare, intitolato: II Leone di Caprera. Il primo numero comparve la domenica 16 luglio 1882, nella Tipografia Bodoniana, in via Pellegrini, gerente responsabile Luigi Chichizzola. Nonostante le ricerche praticate, egli non è riuscito a trovar altri numeri successivi del giornale e si rivolge perciò ai consoci studiosi, perchè vogliano occorrerlo di segnalazioni e di consigli. La seduta è stata tolta alle ore 17,30.
Nella seduta del 9 novembre u. s. è stata data comunicazione al Comitato della munifica donazione alla Biblioteca Labronica della mirabile collezione raccolta in tanti anni di fervide e appassionate ricerche da Ersilio Michel. Il gesto del nostro eminente collaboratore ed amico va segnalato alla riconoscenza degli studiosi.
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MANTOVA. La Gazzetta di Mantova nel suo numero del 15 luglio u. s. dà notizia come segue della ricostituzione del Comitato:
L'istituto per la Storia del Risorgimento riprende in questi giorni la sua attività anche a Mantova. Il sen. prof. Gaetano De Sanctis, storico di fama internazionale e Commissario straordinario dell'Istituto che continua le tradizioni ed assolve i compiti della antica'Società Nazionale e del Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento Italiano, ha incaricato, quale socio mantovano, l'aw. Emilio Parlo di ricostituire nella nostra provincia il Comitato che già prima della guerra aveva assolto il suo compito con l'autorevole concorso di studiosi e larga adesione di soci. Le imminenti celebrazioni del centenario del Martirio di Belfiore rendono urgente e quanto mai opportuna la ricostituzione del Comitato, che potrà certamente dare un notevole contributo alle manifestazioni di carattere nazionale che Mantova si propone di realizzare nel prossimo anno. Per adempiere all'incarico affidatogli, l'aw. Fario ha inviato ad Enti e cittadini una lettera confidando nella loro unanime adesione, considerate le nobili finalità dell'Istituto, il quale attraverso il culto e lo studio delle memorie patrie si prefigge soprattutto di mantenere viva l'antica fede negli ideali del Risorgimento . Come è