Rassegna storica del Risorgimento
VITTORIO AMEDEO III RE DI SARDEGNA ; PORTOGALLO
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1952
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Giuseppa Carlo Rossi
rossori e successori nella famìglia, sono custoditi parte dal Ministero portoghese dogli Estori e patte dagli attuali discendenti del Coutinho, i Conti di Linhares, nella loro casa di Cascala, la cittadina sull'Atlantico a una ventina di chilometri da Lisbona. Qui si custodisce anche l'abbondantissimo epistolario della sua con* aorte Donna Gabriella, che pure, ed è naturale, interessa molto ritali a. E vi si custodiscono infine anche molte e curiose lettere dei letterati e artisti italiani ricordati, ricche di riferimenti anche a nostri grandi scrittori, Goldoni (che il precedente diplomatico della famiglia, Don Vicentc, accostò a Parigi per incarico del suo re, il munifico mecenate D. Giovanni V, per farsi dare dei lavori teatrali da rappresentarsi in Portogallo) e Alfieri; lettere già pubblicate da parte dello scrivente, ' per generosa concessione del Conte di Linhares, al quale va anche qui il dovuto ringraziamento.
Qui ci interessano i dispacci inviati da D. Rodrigo al suo ministro degli esteri a Lisbona, nei periodo che va dall'agosto del 1879 al giugno del 1790, in pieno turbine quindi della rivoluzione francese. Sinceri e senza reticenze, com'è naturale che siano i rapporti di un diplomatico all'estero al proprio superiore, essi gettano luce sullo figura e sulla condotta di Vittorio Amedeo IH, mostrandocelo, in quei- mesi, quasi giorno per giorno, alle prese con le difficoltà e con le preoccupazioni che gli vengono dai nobili francesi a cui egli ha dato asilo: e costituiscono una interessante conferma al giudizio già formulato dalla storia su quel sovrano. Nel suo spirito tradizionalista e rigidamente legalitario, il Sousa Coutinho non risparmia i suoi elogi al re, con considerazioni di esplicita simpatia per il suo atteggiamento, che gli appare umanamente molto generoso, e altrettanto pericoloso politicamente; si indugia con compiacimento anche su aspetti sociali della attività dei Savoia, evidentemente ammirato dei progressi che il regno mostra di aver fatto, in tale campo, grazie alle iniziative dei grandi predecessori di Vittorio Amedeo DI, Vittorio Amedeo D e Carlo Emanuele HI; riferisce anche di problemi il cui sviluppo diventerà poi di nostro interesse nazionale.
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Il primo argomento che ci riguarda, trattato dal Sousa Coutinho, è in un dispaccio del 5 agosto 1789, e si riferisce alla Corsica. Dopo aver fatta presente la possibilità di una rottura tra la Francia e l'Inghilterra, il diplomatico precisa (se ne citano i dispacci con trascrizione fedele del francese in cui sono stesi):
.ti court ausai le bruii que l'ile de Corse s'est soutevée contre la France. Si le fait est vrai, VAngleterre peut y avoir sa part>.
In un dispaccio del 9 settembre il diplomatico informa delle misure dì precauzione politica prese dal re di Sardegna in conseguenza degli avvenimenti francesi, dato il timore, a giusta ragione, della Corte, che si introducano nel regno persone sospette, e dato il numero incredibile di francesi che si trovano nel regno in quel momento.
In un dispaccio del 16 settembre il diplomatico informa che il re ha offerto ricetto all'esule conte di Artois richiamandone però subito l'attenzione, a scanso di malintesi e di equivoci, sul modo con cui egli concepisce la vita di un re e
In L'Abate Calmo e il Portogallo (con lettere inedite), Convivium, raccolta nuova, Torino, 1917, irà. 5-6, pp'. :WSfeì?3;8, é in Inediti di Italiani a Cascai, Convivium, raccolta nuova, Torino, Ì950, nn. 5-6, pp. 812-824.