Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; BERTOLIO ANTOINE R?N? CONSTANCE ; FRANCIA ; ROMA
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1952
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LA POLITICA ITALIANA DEL DIRETTORIO NEL 1799 E LA MISSIONE A ROMA DELL'AMBASCIATORE BERTOLIO
Nel dicembre del 1798, quando giunse a Roma il decréto: con il quale il Direttorio nominava suo ambasciatore il Bertolio, la Repubblica giacobina, assai provata dalla recente invasione napoletana, stava faticosamente ricostituendo i suoi ordinamenti. '0 H Bertolio non era nuovo nell'ambiente romano, essendo stato membro della commissione civile, che il Direttorio aveva sciolto il 28 novembre 1798. La sostituzione della commissione con una rappresentanza diplomatica aveva, però, un valore puramente formale, poicbè nelle istruzioni inviate al Bertolio si diceva che egli avrebbe dovuto continuare ad intervenire in maniera positiva nella vita interna della Repubblica, servendosi, però, di mezzi rindireets et pour ainsj dire caehés ou- plutòts inconnus ., ->.
La decisione del Direttorio era stata forse determinata dalla illusione di poter in qualche modo cannare le apprensioni suscitate in Europa dall'espansione francese nella Penisola, restituendo alla Repubblica romana un simulacro di in di pendenza. La costituzione di questa nuova repubblica aveva, infatti, destato vive intime, nuli ni in Toscana ed a Napoli ed aveva irritato l'Austria, che la giudicava una aperta violazione dell'equilibrio politico così affannosamente raggiunto a Campo-formio. Per un momento questi Stati avevano speralo di tirare qualche guadagno dalla caduta del potere temporale; l'Austria, in particolare, ai era dimostrata disposta a trattare con la Francia una spartizione. Alla conferenza di Selz, nel giugno 1798, Cobenzl aveva chiaramente avanzato la richiesta di compensi in Italia: il confine all'Oglio e le Legazioni; ma aveva avuto un secco rifiuto. 3) Il préferent la guerre au scrupule de renoncer a la pitoyable République romaiue diceva qualche tempo dopo l'Azara al Sandoz-Rollin, rappresentante prussiano a Parigi, *) mentre lo zar di Russia, anch'egli scosso dalla duplice aggressione francese contro Io Stato della Chiesa e contro la Svizzera, stava annodando le fila della seconda coalizione.
H Direttorio avvertiva, d'altra parte, tutta l'equivoca impostazione della sua politica italiana. Dopo Campoformio, per democratizzare il resto della Penisola aveva distrutto da se stesso ogni possibilità di pace generale ed ora temeva di non essere più in grado di frenare le aspirazioni degli unitari, mentre, fin dai tempi
>) R decreto del Direttorio dcll'8 glaciale anno VII (28 novembre 1798) giunse a Roma solo il 5 nevoso (25 dicembre). Nel frattempo il territorio romano era stato invaso dai Napoletani e riconquistato dai Francesi. Ved. Monitore di Roma, n, XXIX, 9 nevoso anno VII (29 dicembre 1798).
Sul Bertolio ved. Biographie universale (Michaud), Paris, 1854, t. IV, p. 173.
Parigi, Archives du mtnislèrc des affaires étrangèrcs (A.E.), correspondancè politique, Rome, supplément 92, ce 38-50. Instruclions pour le citoyen ambassadeur de la République prèa la République romaine. Parigi, 26 pluvioBo anno VII (14 febbraio 1799). Alle pur cosi attente ricerche del Dufourcq (Le regime jacobin en Italie. Einde sur la République romaine. 1798-99, Paris, 1900) è sfuggito questo importante documento, del resistenza del quale aveva avuto solo notizia indiretta.
3) H. von SVIIEI., Histoire da l'Europe pendant la Revolution franqaise, Paris, 1886, L V, p. 274. Per le preteso avanzate dal Regno di Napoli ved. A. CORTESE, La politica estera napoletana e la guerra del 1798, Roma, 1924, p. 67.
*) Preussen und Frankreich von 1795 bis 1907. Diplomatischen correspondenzen herausgegeben von PAUL BAU.LEU Leipzig, 1881, t. I, p. 256. Dispaccio di Sandoz-Rollin. Parigi, 17 ottobre 1798.