Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; BERTOLIO ANTOINE R?N? CONSTANCE ; FRANCIA ; ROMA
anno
<
1952
>
pagina
<
21
>
La politica italiana del Direttorio nel 1799, ecc.
21
eia potrà erigersi ad arbitra delle loro controversie. In ogni caso* ripetono i Direi* tori notre politiqne doit tenore à prevenir tonte ligne contee l'influcnce francaisc . Prima ancora di ricevere queste istruzioni, il Bertolio, per suo conto, faceva al Talleyrand un quadro della situazione italiana, che sostanzialmente coincideva con le vedute e con i timori del Direttorio. Due opposte fazioni, secondo l'ambasciatore, cospirano a Roma, così come a Milano e nel resto della Penisola, per rovesciare gli attuali ordinamenti. La prima è quella dei partigiani dei governi abbattuti, sconcertati dalle vittorie francesi, ma non dispersi, i quali contano sul sentimento religioso delle popolazioni e sulla ribellione delle campagne; l'altra è costituita da uomini profondamente ambiziosi, qui se eouvrent du masque d'un patriottismo exclusif. ne trouvent rien de bien, veulent lout renverser, prèchent l'unite d'une République de toute l'Italie. Costoro pensano di poter sfruttare a loro vantàggio i successi dell'armata francese, che ha inflitto colpi mortali ai vecchi regimi, sperando di divenire in breve così forti da poter espellere i Francesi dall'Italia et meni e les Sicilianiser se sarà loro possibile. Il ricordo dei Vespri agita la mente del Bertolio: gli unitari tengono dea asSemblées mysté-rieuses, des conventicules nocturnes, se lient par des acrmente, marchent dans l'obscurité . A Roma il partito dei controrivoluzionari trova qualche seguito nel Senato, quello unitario è forte nel Tribunato.1)
I mali che travagliano la Repubblica romana sono, d'altra parte innumerevoli e l'invasione napoletana li ha aggravati, accelerando il dissesto economico dello Stato. Poiché, secondo il Bertolio, è da scartare sans doute et pour toujours le systéme bien cher à beaucoup dltaliens et peut-étre favorisé par quelques generarne francais, d'une république unique en Italie, per consentirle di sopravvivere non vi è altro mezzo che quello di estendere i confini meridionali della Repubblica includendovi qualcuno dei fertili territori dell'ex regno di Napoli.
Anche su questo punto i piani del Bertolio concordano con quelli del Direttorio. La Repubblica romana, posta nel bel mezzo e de la célèbre botte, ha bisogno di una massa di popolazione e di una estensione di territorio che le consenta di poter fronteggiare, senza correre il rischio di venire assorbita, la Repubblica partenopea < qui sera très ambitieuse e quella cisalpina qui l'est déjà beaucoup .-9 È lecito a questo punto chiedersi quanto fossero giustificati i timori e le preoccupazioni del Direttorio e del suo ambasciatore a Roma. Era veramente pericolosa la corrente unitaria dell'ambiente giacobino romano? o, invece, si estendevano per analogia alla situazione politica romana giudizi validi solo per altre regioni italiane e, in particolar modo, per la Cisalpina, in gran parte già guadagnata alla causa dell'unità? Credo si possa rispondere che a Roma (nel 1799, come cinquantanni dopo) la Repubblica fu intesa in primo luogo come una soluzione di carata tere locale: laicizzazione dello Stato ecclesiastico; immissione nei nuovi organismi burocratici della borghesia, fino a quel momento esclusa dalla vita pubblica; risa* namento amministrativo e finanziario, dello Stato. Sono gli ex emigrati politici romani e napoletani, tornati a Roma al seguito del generale Berthier, quelli che hanno portato nel loro bagaglio ideologico il radicalismo giacobino e le aspirazioni
i) Parigi, A.E., corresp. poli!., Rome 928, e 189. Bertolio a Talleyrand. Roma, 25 piumoso anno VII (13 febbraio 1799).
2) Parigi, A.E., corresp. polli, Rome 928, e* 1-7-1 b. Bertolio a Talleyrand. Roma, 12 pinvioBo anno VH (31 gennaio 1799).