Rassegna storica del Risorgimento

1799 ; BERTOLIO ANTOINE R?N? CONSTANCE ; FRANCIA ; ROMA
anno <1952>   pagina <22>
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22 Vittorio E. GhmteUa
unitarie Dai toro circoli, che hanno la Uro espressione no! Monitore di Roma, escono le invocazioni all'unità e, qualche volta, la designazione di Roma capi tale. l> Ma quale è la loro influenza reale nella vita politica del paese? Il ceto dei giacobini moderati, che non e passato attraverso l'atmosfera arroventata dell'emi­grazione, è' quello die detiene il potere e gode la fiducia dei Francesi: In costoro pannane un particolarismo autonomistico che t ut fai più si concilia con un ideale riconoscimento dell'unità morale degli Italiani e con l'opportunità di accordi tra le diverse repubbliche italiane per la comune difesa. Equilibrio e coalizione difensiva sono i due principi ai quali si ispira la loro aziono politica, o, meglio si ispire­rebbe, qualora i Francesi consentissero l'autogoverno.
L'appassionata predicazione di nomini come Mario Pagano e Vincenzio Russo fa poca presa sull'ambiente locale e. del resto, la loro opera si interrompe proprio agli inizi del 1799, quando l'avanzata dello Championnet dischiude agli esuli le porte di Napoli. Né migliore accoglienza pare abbia trovato la ristampa romana dell'operetta unitaria di Matteo Gnidi, -) il quale invano ammoniva che la costi­tuzione in Italia di repubbliche indipendenti, anche se federate, sarebbe stata fomite di discordie e causa di debolezza.3) Certo è che nel momento cruciale del­l'esistenza della Repubblica, sotto la minaccia della seconda coalizione, il governo romano sembra preoccuparsi meno dell'unità e della concordia tra le repubbliche italiane che dei suoi problemi interni: le controversie territoriali con la Cisalpina; la nomina di un nuovo ambasciatore a Parigi; la stipulazione di un trattato di alleanza con la Francia; gli insanabili e sterili contrasti tra i poteri costitutivi della Repubblica.
Se nell'ambiente giacobino ebbe scarsa risonanza la propaganda unitaria, com­pletamente estranea ad essa rimase la grande maggioranza della popolazione, fedele al Papa e contraria ai nuovi ordinamenti. Su di essa non ebbe influenza neppure il tentativo del generale La Hoz di convogliare il programma unitario nella ideo­logia reazionaria dell'insorgenza. Tra i Cisalpini di guarnigione nello Statò'1 romano il gesto del La Hoz fu visto con qualche simpatia e ne è prova L'incidente che
i) Ved. l'analisi attenta delle tóerma/lom in senso unitario fatta da D. SPAOONI, Aspirazioni nazionali unitarie nèh Staio romano dal 1796 al 1799, in Nuova rivista storica, a. XXII (1938), la.-:.-. I-IT, e il mio lavoro su La giacobini Repubblica romana, in Archivia della Saettila romana di storia patria, a. LXXHI (.1950), fase I-TV, cap. I, par, IX: La Repubblica romana/e le altre, repubbliche. Il pro­blema unitario.
*) I.M. CALOIJ, Necessità di stabilire una repùbblica in Italia Roma, Fui goni, anno Vi dell'era-repubbl icona [1191**-
W Non mancheranno i fu liti mi oligarchi, e 5 vacillanti re di gettarvi il ponto della discordia, di metterle alle prose fra di loro, quindi farsi mediatori dello loro contese, allearsi con, alcune ,-di case più deboli per opprimere le più forti, e final­mente dopo averle tutte spossato di uomini e di mezzi, soggiogarle ed invaderle interamente . Ivi* p. 50.
li Caldi, per eliminare ogni rivalità tra la Francia e l'India, propone, in un altro suo scritto un patto foderale tra lo due repubbliche od unu stretta unione doganale. Un Areopago, composto di; dodici membri,- sci li a Ha ni. e. sei Francesi, dovrà eliminare le eventuali controversie. L'Areopago risiederà nella Corsica (ce choix est et iddi sur co qifelle tieni egalcmcnt dea tnoeors et du climat dea deux nations). Alla federazione potranno successivamente aderire l'Olanda, la Spagna e l'impero ottomano. M. CAUM, Dìscaurs sur Ics rapports poUtiqveS'èconomiques da l'Italie libre avee la Pronte et les autres états de PÈurope, Paris, Radovm, an m