Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; BERTOLIO ANTOINE R?N? CONSTANCE ; FRANCIA ; ROMA
anno
<
1952
>
pagina
<
24
>
24
Vittorio E. Giunteli*
Più ristretta, più concreta, più diffidente lo visuale politica del Bertolio, chiuso nei suoi sospetti e nella sua sfiducio, interprete zelante e qualche volta precorritore della politica realistica del Direttorio. Sì conceda pure un trattato di alleanza alia Repubblica romano, egli scrive, ma il doit ótre iait de manière quo l'influencc francaise continue à esister en tonte sa force . ciò nell'interesse stesso dei Romani, poiché ila sont cncore incapables de se gouverner par eux niémes*. Per garantirsi meglio sarà, anzi, bene includervi un articolo segreto che vieti al Consolato, per un determinato periodo, di promulgare le leggi senza l'approvazione dell'agente francese a Roma, approvazione qui ne paraitrait pas dans la promulgatali des lois et por consequent ne limiterait point è l'cxtérieur l'indépendance du corps législatif . Le elezioni sono vicine e il Bertolio teme il prevalere degli elementi reazionari *) e pur confidando nella sua abilità ( je veillcrai pour tacher de parer à tout) dopo più matura riflessione non trova di meglio che proporre una massiccia epurazione dei consigli legislativi, dei tribunali e di tutte le autorità e l'aggiornamento dell'entrata in vigore della costituzione. Buone leggi civili, penali e finanziarie imposte dall'alto e l'annessione di nuovi territori sono la via più sicura per condurre la Repubblica a godere cavee plus de laiitude et sans danger pour elle di una indipendenza alla quale del resto n'aspire pas la masse de ses citoyens, mais seulement quelques hommes dévorés d'arabition . 2)
Lo grave situazione che si determinò nel luglio per i rovesci delle truppe francesi in Italia, permise al Bertolio di realizzare integralmente i suoi piani e di sostituire agli organi costituzionali un comitato provvisorio di governo, alle dirette dipendenze delle autorità francesi, ma oramai la Repubblica romana era alla vigilia della sua dissoluzione.
Dopo la capitolazione toccherà proprio al Bertolio la sorte di condurre in Francia gli esuli romani e di guidarli nelle prime amare esperienze della loro vita di emigrati. Le disavventure e le avversità non dovevano però averlo piegato, né ammaestrato abbastanza, che, appena gli fu possibile, volle stendere un nuovo piano di sistemazione politica dell'Italia. Gli Italiani, egli scriveva, sono divisi da odi e da rivalità profonde et il faudrait des siècles pour amener à l'unite des principes et des sentiments des hommes que le machiavellisme de leurs petits tyrans n'a que trop reussi à aliéner Ics uns des autres. Perciò, anche se i partigiani dell'unità sono numerosi, il bene dell'Italia richiede la divisione del suo territorio in tre repubbliche: ima Repubblica etrusco-romana, comprendente, oltre i territori della Repubblica romana, lo Stato dei Presidi, la Toscana, gli Abruzzi, le isole del Tirreno, Lucca, Parma, Piacenza e Guastalla; una Repubblica ligure, comprendente anche il Piemonte; una Repubblica cisalpina, dentro i confini segnati dal trattato di Campoformio. Capitale della Repubblica etrusco-romana sarà Firenze, perché la città di Roma dovrà essere restituita al Papa. a> La Sicilia sarà lasciata a Ferdinando IV, mentre il regno di Napoli avrà per monarca l'infante di Parma. -0 La confederazione delle tre repubbliche prenderà il nome
*) Parigi, A. E,, corresp. polii., Rome 928, e. 172. Bertolio a Talleyrand. Roma, 12 pluvioso anno VII (31 gennaio 1799).
2) Parigi, A. E., corresp. polii., Rome 928, e. 189. Bertolio a Talleyrand. Roma, 25 pluvioso anno VII (18 febbraio 1799).
*) AR* BERTOLIO, Nouvel equilibro poliUque, à àtablir en Europe ou Me* idèe sur les condìtions de la paix continentale* Paris, F. Buissons, on TX, p. 87.
) Ivi, p. 85.