Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI ; DUE SICILIE (REGNO DELLE)
anno
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1952
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pagina
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37
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Carteggi superstiti della Segreteria di Stato borbonica, ecc. 37
Un archìvio particolare è costituito dalla documentazione dell'attività diplomatica nel perìodo dell occupazione francese, dal 1806 al 1815, con numerazione a parte. Sono salvi i seguenti fasci: 1-29, 32-36, 41-54, 56, 58-74, 76-82, 84-85,112-118,120-125,128-137,140-143,149-152,154,157-174,176-301, 304-394, 397-442.
Segue la parte amministrativa del Ministero cosi suddivisa, contabilità 1815-1860, fase 1-406; decreti reali, 1815-52, fase. 407-442; passaporti, norme e pratiche varie, 1795-1860, fase 443-476, volumi d'indici, 477-502; passaporti, 1815-1860, fase 1-502; cautele dipassaporti, 18391857, fase. 503-520.
Vanno poi aggiunti otto volumi contenenti esemplari a stampa e manoscritti di trattati, convenzioni, etc., dal 1659 al 1828, ordinati a parte ed un gruppo di documenti che devono ancora essere ordinati.
Da quanto è stato sin qui esposto, facilmente si rileva che, se ingenti sono state le perdite subite dal fondo, tuttavia il valore dei documenti che ancora ci restano è senz'altro notevole. Alcune serie tra le più interessanti e cioè Austria, Toscana, Spagna, Inghilterra sono ormai irrimediabilmente perdute ed i pochi frammenti superstiti di esse non valgono che a farci maggiormente rammaricare della loro scomparsa. Ma molto di queste serie era già stato pubblicato ed, inoltre, uno stato, quale fu il regno di Napoli, rappresentava nella storia del suo tempo un organismo politico di notevole entità e la sua attività diplomatica non si limitò ai rapporti con gli stati suaccennati. Basterebbero gli archivi delle Legazioni napoletane in Russia ed in Sardegna ed i rapporti degli Ambasciatori in Russia e Prussia, stati che tanta parte ebbero nella vicende politiche del secolo XIX ed in particolare del nostro Risorgimento, a mantenere vivo l'interesse degli studiosi per le carte napoletane.
Le serie consolari, poi, offrono ai ricercatori una cospicua raccolta di notizie sui problemi economicosociali, che non sono state ancora sfruttate e possono fornire dati importantissimi per la storia dei rapporti economici del regno borbonico.
GIUSEPPE CONIGLIO