Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <59>
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La Toscana dal 1849 al 1859
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Uno degli avvenimenti più notevoli del tempo, e non soltanto per il Granducato fu sicuramente il processo Guerrazzi, che in quel momento per i Toscani rappresentò, sia pure in proporzioni molto più modeste, quello che ai nostri giorni è stato il processo di Verona. Con la differenza che allora, per fortuna, non c'erano di mezzo rovine irre­parabili e fiumi di sangue e che la Toscana per quel suo difetto, che talvolta diviene virtù, di non prender mai le cose troppo sul tragico, anche quella volta non volle dram­matizzare la faccenda, per cui il processo, si sa bene, finì come fini senza troppo danno per nessuno. Ora di questo spettacoloso procedimento penale noi abbiamo gli atti* le difese degli imputali, le memorie contemporanee e qualche articolo sulla prigionia del Guerrazzi *) ma niente più. Poco o nulla, per esempio sappiamo dei riflessi politici che esso ebbe sia all'interno che all'estero.
Invece il movimento democratico è stato oggetto di studi, specialmente l'ultimo moto di Livorno del 18S7, col quale, si può dire, si spense la vera e propria attività mazziniana per cedere il passo a quella della Società Nazionale.2)
il 1859 e specie stille persecuzioni contro i protestanti si vedano, oltre ai volumi del Gennarell : ANGIOLO GAMBARO, Riforma religiosa nel carteggio inedito di Raffaello Lam-bruschini, Torino, Paravia, 1926, 8, 2 voli, e STEFANO JACINI, Un riformatore toscano dell''epoca del Risorgimento. Il Conte Piero Guicciardini. (1808-1886) Firenze, Sansoni, 1940, 8, Sui rapporti tra Stato e Chiesa, specie fra il 1856 e il 1858 v. ANTONIO PANELLA, L'ultima difesa delle leggi di giurisdizione in Toscana, in Rassegna-storica del Risorgimento, XV, 1928, pp. 43102. Citiamo finalmente due articoli sulla visita di Pio IX: G. B. RISTORI, Pio IX a Firenze, Firenze, Laudi, 1907,8, pp. 30, e GIOVANNI SARDI, Pio IX a Lucca nel 1857 in Bollettino storico lucchese XIII, 1942, pp. 168-194.
1) Collezione storica di tutti gli atti, documenti, dibattimenti, difese e sentenze della celebre causa di Lesa Maestà contro F. D. Guerrazzi ed altri, Firenze, Le Mounier, 1852 1853, 4 voli, in 8; F. D. GUERRAZZI, Apologia della vita politica, Firenze, LeMonnier; 1851, 8, pp. VIII-829; GIUSEPPE MONTANELLI, Schiarimenti nel processo politico contro il ministero democratico toscano, Firenze, Le Monnier, 1853, 8, pp. 72; CARLO PIGLI, Risposta all'Apologia del Guerrazzi, Arezzo, Borgbini, 1852, 8, pp. 314; LEONARDO ROMANELLI, Memorie (fehb.marzo 1849) a cura di A. MARI, Firenze, Le Monnier, 1852,8, pp. 253. Sul Montanelli si veda la recentissima biografia di ALBERTO MARIA GHISALBERTI, Giuseppe Montanelli e la Costituente, Firenze, Sansoni, 1947, 16, pp. 337 (Studi storici per la Costituente, n. 13) con ampia e ragionata bibliografia e sul Romanelli, il volume di AGOSTINO SA VELLI, Leonardo Romanelli e la Toscana del suo tempo, con lettere del Guerrazzi al Montanelli, Firenze, LeMonnier, 1941, 16, pp. 454 (Studi e docc. di Storia del Risorgimento, XXI). Un piccolo studio sul processo è dovuto a MARIO PUCCIO NI, La causa di Lesa Maestà contro il Guerrazzi e la pubblica" sione dell*Apologia della vita politica, in Camicia rossa, 1933, fase. 5, pp. 112116. Sulla prigionia del Guerrazzi: EDGARDO GAMERRA, Francesco Domenico Guerrazzi e la sua prigionia volterrana, in Rassegna storica del Risorgimento, VI, 1919, pp. 186-208 e ANTONIO PANELLA, Dal carcere. Lettere di F, D. Guerrazzi a Carlo Massei, in Rassegna storica del Risorgimento, XVI, 1929, pp. 804-839.
2) Sui democratici: G. FEDI, Un procèsso politico sotto Vaustriaco Crcmwville. R'cordi sulla popolazione livornese, Livorno. Simona tti, 1869. 8. pp. 31; MICHELE LUPO GENTILE, L'agitazione mazziniana in Toscana e un tentativo di moto insurre­zionale a Pisa nel 1854, in Annali della R. Scuola Normale Superiore di Pisa, voi TU, 1938, pp. 80-92; GUIDO SONNINO, Un fallito tentativo rivolusionario in Toscana nel 1855, in Rassegna storica del Risorgimento, XXII, 1936, pp. 1405-1418 e soprattutto il noto lavoro di ERSILIO MICHEL, L'ultimo moto mazziniano (1857). Episodio di storia toscana, Livorno, Belforte, 1903, 8, pp. VT-114. Sul moto livornese vedi anche: G. FALCO, Una