Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <61>
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La Toscana dal 1849 al 1859
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Bravissime, onestissime persone* intellettualmente e tecnicamente superiori ai dirigenti politici del momento, preparate al governo e circondate anche dalla stima sia dei seguaci che degli avversari, ma sempre, eternamente timorose, esitanti. Per far qualcosa bisognava proprio che si trovassero alle strette, e poi e poi... Il Bidolfi aveva pensato dapprima a una possibile collaborazione col Ministero Baldasseroni, ma si era accorto più tardi che era un'illusione bella e buona e aveva finito per rinunciare all'idea tornan­do ai prediletti studi di agraria, il Ricasali se n'andò sdegnoso in Svizzera, il Lambru-schini era tornato ai suoi bachi da seta, il Capponi agli studi storici e il Salvagnoli alla professione forense.a) Ci voleva la sveglia cavouriana per indurli a muoversi e a pub-blicare quella Biblioteca civile dell1 Italiano che ebbe una risonanza superiore alle previsioni e, bisogna confessarlo, ai desideri dei promotori.2)
Ma intanto il grosso della popolazione che cosa faceva? Come hi pensava ? Quale era cioè lo spirito pubblico nelle diverse città ? Anche in questo caso non abbiamo infor­mazioni sufficienti. I pochi rapporti pubblicati nei volumi già ricordati del Genna-relli e anche dal Michel 3) non sono bastevoli per formarci un'idea chiara della situa­zione e anche le storie locali non ci illuminano su questo punto che a noi sembra di interesse fondamentale.4) Si può dire anzi che tutta la politica interna di quegli anni
1) Sono troppe note, perchè sia necessario ricordarle, le opere di LUIGI RIDOLET su Cosimo Ridolfi (che pure contiene notevoli pagine sugli anni 184959); di A. GOTTI e di D. ZANICHELLI sul Bicasoli, i carteggi (vecchia e nuova edizione) dello stesso Ri-casoli, i volumi di A. GAMBARO sul Lambruschini, le opere del REUMOUNT, del TABAit­ami e del GENTILE sul Capponi. Citeremo invece qui, perchè meno conosciuto, lo stu­dio di GIUSEPPE CALAMARI, Leopoldo Galeotti e il moderatismo toscano, Modena, Soc-Tip. Modenese, 1935, 8, pp. 144 (ColL storica del Risorg. italiano, voi. XIV); il Cor­reggio politico fra Massimo D'Azeglio e Leopoldo Galeotti dal 1849 al 1860 a cura di MARCUS DE RUBRIS, Torino, Sten, 1928, 8, pp. LVII-178 (con molte notizie sulla situazione toscana nel decennio), i saggi di MARIO PUCCIONX, L'avo. Leopoldo Cempini in Firenze, Rassegna mensile del Comune, VI, 1937, n. 3, p. 76 e di MARIO NOBILI, Bettino Ricasoli agricoltore e politico avanti il trattato di Villa/ranca, in Rassegna storica del Risorgimento, XXVIII, 1941, pp. 841-856, il volume di MARIO PUCCIONI, L'unità d'Italia nel pensiero e nell'azione del Barone Bettino Ricasoli, Firenze, Vallecchi, 1932, 16 pp. 584 (con docc. inediti). Nulla o quasi invece esiste sul Salvagnoli in detto periodo. Le lettere che sono state pubblicate qua e là in vari saggi non rivestono importanza politica. Il Salvagnoli attende ancora il suo biografo.
2) Sulla Biblioteca civile, oltre alle notissime Memorie di un editore di GA-SPERO BARBERA (che riporta anche molte notizie sull'attività editoriale del decennio in Toscana), c'è un recente e importante volume di P. CIRO CANNAROZZI, La rivoluzione toscana e l'azione del Comitato della Biblioteca civile dell'Italiano, Pistoia, Pacinotti, 1936, 16 pp. XV-287. Vedi anche SERGIO CAMEUANI, Nuovi documenti sull'opuscolo Toscana ed Austria , in Archivio storico italiano, XCIX, 1941, voi. I, pp. 59-68.
3) Oltre ai già citati volumi del GENNARBLLI, che contengono qua e là notizie sull'argomento (in particola! modo si ricorda il rapporto del Prefetto Sannuniatelli del novembre 1849, in Atti e documenti diversi, ecc. pp. 3-9) si veda ERSILIO MICHEL, Spirito pubblico in Toscana all'indomani della Restaurazione, in Rassegna storica del Risorgimento, XIII, 1926, pp. 481-488 e gli articoli della GABPERINI, ricordati a pro­posito del moto livornese del 1857.
*) Le storie locali sono numerose, naturalmente. Citiamo alcune fra le princi­pali: ALFREDO Caca, Pistoia nei primordi del Risorgimento nazionale, Pistoia, 1928, pp. 77 (Estr. dal Bullettino storico pistoiese); e G. R. ROSATZ, L'ultima gita di Leopoldo II nel Pistoiese in Bullettino storico pistoiese, 1933, fase. I, pp. 31-33 (si riferisce al