Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <63>
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La Toscana dal 1849 al 1859
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Qui ci fermiamo perchè la bibliografìa sul pacifico moto, più comico che tragico, impropriamente gratificato dell'ampio titolo di rivoluzione, e sui suoi successivi e, per i più, imprevisti sviluppi, è cosa che andrebbe esaminata separatamente, e si farà un'altra volta, se sarà il caso.
Pensiamo piuttosto che non sia del tutto inutile, anziché continuare l'esame bibliografico, soffermarsi a dare qualche sommaria notizia delle
FONTI MANOSCRITTE
L'attenzione sarà sabito rivolta all'Istituto che conserva la parte più notevole e più ricca di tali fonti, vogliamo dire l'Archivio di Stato fiorentino.
Grosse scoperte ormai è impossibile farne. I documenti di maggior interesse sono stati pubblicati da tempo, ma un accurato esame del materiale può condurre a modi­ficare particolari, a correggere giudizi, a dare insomma una visione più esatta, più realistica, più completa della storia toscana.
Ili nucleo più notevole delle carte è costituito indubbiamente dagli archivi dei diversi ministeri. Le carte del Ministero dell'Interno non hanno soltanto un interesse amministrativo (che poi è tutt'altro che trascurabile) ma anche politico, sia perchè vi è una sezione di polizia, e sia, e ancor più, perchè in quell'archivio sono conservati i rapporti chele autorità di governo, settimanalmente o, perle grandi città, addirittura lutti i giorni, trasmettevano dai diversi luoghi della Toscana al Ministero, rapporti
che, è facile intuirlo, sono una fonte di primaria importanza per la conoscenza dello spirito pubblico, nonostante, almeno negli ultimi mesi di vita del Granducato, ima parte di quelle stesse autorità locali, in pieno accordo con quelle centrali, si fosse messa volontariamente una grossa benda davanti agli occhi, per non vedere, per non capire quello che si stava preparando, e cioè un movimento insurrezionale organizzato alla luce del sole da una potenza straniera che in quel caso era il Piemonte.
Direttamente collegato col Ministero dell'Interno è l'archivio della Prefettura, l'organo che sostituì nel 1849, il Buon Governo, ossia il Ministero della Polizia, sop­presso nel 1848. Con la differenza che mentre il Buon Governo esercitava la sua autorità su tutta la Toscana, le Prefetture operarono ciascuna in una provincia o comparti­mento avendo come autorità centrale quella Sezione di Polizia del Ministero dell' In­terno alla quale si è fatto cenno sopra. A Firenze perciò noi troveremo solo la Prefettura del Compartimento fiorentino, mentre gli archivi delle altre Prefetture li cercheremo nei capoluoghi di provinole dove esistono archivi di Stato. Comunque la parte deno­minata segreta dell'archivio della Prefettura fiorentina presenta un certo interesse perchè contiene rapporti su numerose persone politicamente compromesse o sospette e sui modesti avvenimenti che turbarono in quel periodo la tranquillità della capitale
e il 27 aprile 1859, in 11 Risorgimento italiano. Rivista storica, II, 1909, pp. 232-236; ERSILIO MICHEL, Nuovi documenti sulla rivoluzione del 27 aprile in Toscana, in II Risorgimento italiano. Rivista storica, II, 1909 pp. 872-79; GIACOMO LUMBHOSO, La Toscana alla vigilia del 27 aprii, in Rassegna storica del Risorgimento, XX, j 933, pp. 93-108; ANTONIO PANELLA, Un po' di luce su una Storia di quattro ore, in Ad Alessan­dro Luzio gli Archivi di Stato italiani. Miscellanea di studi storici, Firenze, Le Mounier, 1932, II, pp. 237-270; FRANCO VAJLSECCHI, Toscana ed Austria nel 1859 nei documenti diplomatici austriaci, in Archivio storico italiano, XCIV, 1936, voi. H, pp. 37-66; SEBCIO CAMERANI, La Toscana alla vigìlia della rivoluzione, in Archivio storico italiano, Cni-CIV, 1945-46, pp. 113-183.