Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <64>
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64 Sergio Canterani
(commemorazione a Santa Croco di Curtatone e Montanara nel 1851 attentato Bal-dasscroni, processo Bartolommei ecc.).
Per ritornare ai Ministeri, un altro archivio di grande importanza è quello del Mi­nistero degli Affari esteri, sebbene il materiale sia tutt'altro che completo e nono* stante, come s'è già osservato, la politica toscana dell'ultimo decennio fosse ridotta ai minimi termini.
Minore interesse presentano le carte degli altri Ministeri. Poco si può ricavare dal Ministero della Guerra, se si pensa all'estrema modestia dell'esercito toscano del tempo. !) Maggiori notizietroveremo nel Ministero di Grazia e Giustizia dove, fra l'altro, ai trovano numerose buste relative al Concordato, che vanno sotto il nome di Carte Lami. Non sono neppure da trascurare la Soprintendenza agli studi (il Ministero della Pubblica Istruzione del tempo) e il Ministero degli Affari ecclesiastici ;ma soprattutto ricercheremo nelle carte del Ministero delle Finanze che potrà fornirci preziose ele­menti sulla vita economica e sopra moltissimi altri aspetti, dato che (è comprensibile!) questo ministero finiva per aver a che fare con la maggior parte dei provvedimenti governativi.
Naturalmente si dovrà tener conto anche delle carte del Consiglio di Stato, della Procura, dei diversi Tribunali (l'archivio della Corte Regia contiene gli originali del processo Guerrazzi) e di tutti gli altri fondi che possono illuminarci sulla vita del Granducato. Ma uno di essi in particolare vogliamo ricordare ed è quello delle Acque e strade, la magistratura che ricevette l'incarico di soprainten-dere alla costruzione delle strade ferrate e dove perciò troveremo un materiale importantissimo in proposito.
Questi però, che abbiamo citato, sono tutti archivi di uffici governativi che gli studiosi sanno o pensano di trovare all'Archivio di Stato di Firenze. Nello stesso istituto però si conservano altri fondi di cui non si sospetta l'esistenza o non se ne conosce l'importanza. Per esempio, l'archivio di Gabinetto cioè l'archivio della Segreteria par­ticolare del Granduca. Un gruppo di filze, pervenuto molto più tardi, e che va sotto il nome di appendice di Gabinetto, contiene rapporti riservati, minute di lettere di Leopoldo II, lettere di altri sovrani al Granduca, appunti del medesimo, statistiche, notizie sulla situazione generale all'interno e all'estero, tutto ciò insomma che veniva quotidianamente comunicato al Sovrano per tenerlo al corrente della situazione poli­tica. Purtroppo l'archivio non è completo. Per un seguito di vicende, che sarebbe troppo lungo raccontare, esso è andato disperso in più parti (un frammento doveva un tempo trovarsi a "Warzburg, ma che cosa ne sarà rimasto dopo le ultime rovino belliche ?), ma quel poco che abbiamo è di importanza veramente notevole. Da esso infatti il Gennarelli ha tratto la massima parte dei documenti da lui pubblicati nei quattro volumi che abbiamo avuto occasione di ricordare più volte.
A questo fondo si ricollega l'altro delle BianchiBicasoli, raccolto da Celestino Bianchi quando era segretario di Bettino Ricasoli. Sebbene la maggior parto dei docu­menti si riferisca agli avvenimenti posteriori al 27 aprile, tuttavia numerosi sono quelli originali o in copia, che provengono dall'Archivio di Gabinetto e sono del periodo precedente.
') Sull'esercito toscano vedi i capitoli XLI-XLIH dell'opera di NICCOLO GIOB-GETTI, Le armi toscane e le occupazioni straniere in Toscana, Città di Castello Tip. Un. Arti Grafiche, 1916, voi. III.