Rassegna storica del Risorgimento
1849-1859 ; TOSCANA
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1952
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Libri e periodici
degli anni che seguirono le comunicazioni relative all'aspetto economico-sociale, a quello diplomatico e a quello religioso del Risorgimento italiano. Ci sembra perciò che le comunicazioni di Rodolico, Barbagallo, Valsecela, Maturi e Jemolo. siano particolarmente atte ad illuminare chi intenda orientarsi* nel mare cartaceo dei più recenti studi, intorno ai motivi più sentiti oggi dagli storici del Risorgimento. Mentre le ricerche nel campo economico-sociale ai sono allontanate spesso, in questi anni, dalle idee allora espresse dai relatori, gli stadi diplomatici e quelli religioso-ecclesiastici sono stati, invece, dominati dalle personalità di Francò "Valsecela e Carlo Arturo Jemolo, autori di due recenti volumi di alto valore scientifico.
Carattere di maggiore novità presentano, tra le comunicazioni e discussioni del Convegno, quelle relative all'aspetto religioso del 1848, che toccarono anche importanti questioni di metodo. Le relazioni dello Jemolo e del Maturi e le discussioni allora svoltesi (soprattutto intorno al valore e ai limiti del termine religione ), riproposero il problema già posto alcuni anni prima dal Passerin: quello della mancanza di una storia religiosa dell'Italia contemporanea. Dopo il convegno Volta l'interesse per l'aspetto religioso della storia italiana non si è spento: Io testimoniano le discussioni intorno al libro dello Jemolo e all'efficacia del metodo statistico-sociologico, nonché il recente articolo del Salvatorelli sulla Rivista Storica Italiana.
Nella relazione al Convegno Volta e nella conferenza fiorentina contenuta nel volume edito dal Sansoni, Carlo Arturo Jemolo ha preso nettamente posizione contro quella consueta ambiguità dei termini... quel fare tutt'uno di religiosità e di religioni positive..., quel parlare di religione della patria, di religione del dovere. La religione deve essere intesa, a suo giudizio, nel significato tradizionale, che può apparire angusto, ma è certo preciso e chiarificatore: ciò premesso, egli conclude che il moto europeo del 1848 non possa ad alcun titolo venire annoverato tra i movimenti religiosi . Questa concezione dello Jemolo ha incontrato, già nel corso dello stesso Convegno, molte resistenze tra gli storici italiani, che appaiono, invece, generalmente favorevoli alla sua presa di posizione contro il metodo statistico applicato da Le Bras e da molti storici e sociologi stranieri allo studio dei fenomeni della vita religiosa ed ecclesiastica. È da augurarsi che dalle discussioni sul metodo si passi presto, anche in questo campo, al vero e proprio lavoro storiografico.
Gli stessi problemi affrontati in quei Convegno sono riapparsi nei molti congressi e cicli di conferenze svoltisi in varie città d'Italia. Spesso l'intento scientifico di queste manifestazioni è stato quasi sommerso da finalità diverse e la seria ricerca ha, perciò, a volte, lasciato il passo alla commemorazione patriottica o alla divulgazione storica. Si tratta di rintracciare tra i molti scritti inutili i pochi validi contributi scientifici, che sono generalmente dati, più che da nuove impostazioni di antichi problemi o da nuovi metodi di ricerca e di interpretazione, da quelle modeste ma utili indagini che vengono di solito relegate con disprezzo nell'ambito della storia locale.
Nel volume degli Atti del congresso palermitano del 1948 sono particolarmente degne di rilievo le considerazioni e discussioni sui motivi economici della lotta dei siciliani contro Napoli (Frisella Velia, Palumbo) e sulla politica inglese nei riguardi della Sicilia (Valsecchi), nonché alcune utili ricerche archivistiche come quelle compiute da E. Librino, A. Caldarella, L. A. Pagano e dal P. Coltrerà.
Nel volumetto che raccoglie le conferenze tenute a Roma nel 1949 Roberto Cessi pubblica alcuni interessanti documenti relativi al rapporti tra Roma e Venezia e all'inviato veneto Castellani, Alberto Maria Ghisalberti sintetizza i risultati delle sue indagini intorno al contrasto tra Mazzini e la Costituente Romana del 1849, Luigi Salvatorelli delinca il corso della rivoluziono europea del 1848, nata con l'elezione di Pio IX, estinta con la fine della Repubblica
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