Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <128>
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Vita dall'Istituto
rassicurazione della partecipazione degli eminenti storici francesi prof. Georges Bourgin e prof. Henri Bédaridu, della Sorbona.
L'Istituto Centrale mi confermava in questi giorni la partecipazione anche di delegazioni di altri Stati Europei.
li nostro Comitato nel prossimo mese invierà a tutti gli studiosi una circolare invito con l'indicazione del tema generale del Congresso. Gli aderenti alla discus­sione dovranno far pervenire alla Segreteria del nostro Comitato le comunicazioni scritte, anche su argomenti particolari, un mese prima della data del Congresso. Le. comunicazioni scritte saranno svolte oralmente secondo un orario di discussione e saranno poi raccolte negli atti del Congresso.
Una particolare attività richiede l'organizzazione del Congresso. Per superare tutte le difficoltà organizzative il Comitato Mantovano, con la preziosa collabora­zione del Comitato cittadino per le onoranze ai Martiri di Belfiore, ha già predi­sposto il piano organico per il migliore successo del XXXI Congresso dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Il Comune dal suo canto ha già assicurato la sistemazione ed il restauro del Teatro Scientifico nel quale saranno tenuti in settembre i lavori del Congresso.
Il richiamo di Mantova nel corrente anno sarà quanto mai suggestivo e senti­mentale. La nostra Città disvelerà ancora una volta a tutti gli italiani e agli stra­nieri con la imponenza delle sue memorie il grande fascino di una epopea che ha avuto la sua più alta espressione nel Martirio di Belfiore.
Il Governo ha approvato e presentato al Parlamento un disegno di legge per la concessione di un contributo di 120 milioni per la sistemazione della Valletta di Belfiore e per la costruzione della strada monumentale di accesso. H progetto è stato preparato dal Comitato dell'Istillilo (ved. Gazzetta di Mantova, 24 aprile 1952).
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MODENA. La Gazzetta di Modena nel suo numero del 18 maggio 1951 ha pubblicato il seguente articolo del presidente del rinnovato Comitato:
< Nella ripresa culturale del dopo guerra, in cui la nostra Modena ha dato notevoli segni di ripresa, era rimasto in ombra un particolare settore: quello re­lativo agli studi sul Risorgimento Italiano. L*opera era stata iniziata parecchi anni fa da insigni studiosi modenesi, Giovanni Canevazzi, Giuseppe Cavazzuti, Alfonso Morselli, per citare i più significativi, ed aveva dato cospicui risultati: la costituzione di un Museo Civico del Risorgimento, la celebrazione, con un Congresso Nazionale, del centenario del sacrificio di Ciro Menotti, la Collana di studi sul Risorgimento, edita dalla Tipografia Modenese, sotto la direzione del Canevazzi e di Arrigo Solini; e manifestazioni varie, riunioni culturali, visite a monumenti ed esposizioni risorgimcntistiche, larga ed appassionata partecipa­zione agli annuali Congressi Nazionali. La guerra aveva stroncato anche questa iniziativa, paralizzato ogni attività, disorganizzato lo stesso Istituto per la Stona del Risorgimento Italiano, con sede in Roma. Ci volle la passione di due studiosi quali il sen. prof. Gaetano De Sanctis ed il prof. Alberto M. Gin-Balbetti, il primo Commissario per gli Studi storici, il secondo Direttore del Museo del Vittoriano di Roma e maestro nell'Ateneo della Capitale, perchè anche gli studi sul Risorgimento riprendessero il loro posto nella vita spirituale della Nazione, e perchè si riprendesse Fattività intensa di convegni, di pubblicazioni, di riorganizzazione anche periferica. I Congressi di Roma, Milano e Trieste, degH ultimi tre anni, hanno dato la misura del risveglio e dell'interesse rinnovato degli studi del Risorgimento, ma hanno anche dato il segno di un più scientifico orientamento di tali studi, non più prevalentemente diretto alla conoscenza, dei fatti aneddotici, pur essi interessanti, come indice di particolari stati d'animo, ino come movimento di idee, come sviluppo di motivi pòli tic? spirituali ed anche