Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <131>
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Vita delVIstituto
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lotta a campo aperto perchè troppo spesso non ha un capo che comanda e soprat­tutto gli uomini non sono addestrati. Ed ecco che i Borboni e Radetzky in un primo momento si ritirano: atto veramente coraggioso quello di un comandante che ordina la ritirata, perchè fra l'altro presuppone una grande fiducia net propri uomini, i quali si ritirano in ordine senza sbandarsi. La rivoluzione sorta al mo­mento opportuno naufraga in soppressioni e reazioni e solo avrebbe potuto riuscire se il movimento fosse sorto in concomitanza con l'intervento di un esercito regolare. Per il buon esito di ogni impresa militare, e la storia c'insegna, è necessaria una buona preparazione ed una unità di spiriti e di intenti.
Ha poi preso la parola l'aw. Carlo Guido Mor parlando sul tema: L'aspetto politico del movimento romantico . Il Romanticismo sorge in Italia come vero movimento politico di orientamento generale. È si una opposizione al classicismo e questo perchè vi è già una visione nuova del mondo, ma vi è anche e soprat­tutto la ricerca degli elementi precipui di ogni nazione, elementi che non si tro­vano nel mondo classico ma nel medioevo e che noi possiamo ritrovare nelle opere storiche del '700. E i romantici italiani si rifanno si al Medio Evo, ma ad un medioevo particolare, ai Comuni alle Signorie alle lotte contro Federico Barbarossa e Federico IL. un medioevo antitedesco per ìntederci. E si nota in fatti come il romanticismo si affloscia e scompare verso il 1860 quando l'Italia bene o male è unita e questo perchè viene a mancare la ragione intima di appartenere ad un tale movimento.
Calorosi applausi da parte del folto pubblico intervenuto hanno seguito le due interessanti conferenze prime di un ciclo di manifestazioni scientifiche per l'anno 1952.
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PAVIA. Con gesto di generosa comprensione il Consiglio comunale di Mor-tara, considerando che la città non può esimersi dalle iniziative patriottiche e culturali ha deliberato non solo di continuare nell'associazione, ma di accettare l'aumento di quota e impegnarsi per gli esercizi futuri con appositi stanziamenti da prevedersi nei rispettivi bilanci preventivi. Che, malgrado le diverse opinioni in merito, Mecenate sia nato a Mortara?
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PESCARA. Il Mattino d'Abruzzo del 31 gennaio u. s. ha pubblicato que­sta notizia sul ricostituito comitato:
<2 L'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano con sede in Roma, presso il Vittoriano, ha affidato al prof. Fulvio Luciani il compito di riordinare e rior­ganizzare, in qualità di Commissario straordinario, il Comitato di Pescara, già presieduto dal compianto benemerito storico abruzzese, prof. Giovanni De Caesaris. Questo studioso aveva svolto la sua opera con molto entusiasmo e com­petenza curando, nella ripresa culturale del periodo postbellico nella regione, il settore relativo agli studi del Risorgimento Italiano. Alcune sue pubblicazioni sui moti abruzzesi del Risorgimento sono degli anni che hanno immediatamente preceduto la sua scomparsa.
L'attività scientifica dell'Istituto svoltasi finora sotto l'alta direzione degli illustri storici professori Gaetano De Sanctis e Alberto M. Ghisalberti - è ormai di nuovo in piena ripresa e lo hanno dimostrato i Congressi dì Milano, Roma, Trieste e Palermo, le mostre e le esposizioni tenute in varie località, la pubbli­cazione della Rassegna storica del Risorgimento ed i volumi della biblioteca scientifica.