Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <132>
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Vita dell'Istituto
II Gomitato di Pescara si propone dì rendere popolari gli studi storici del Risorgimento mediante lezioni, conferenze; di rintracciare presso privati docu­menti di interesse nazionale e regionale, perchè siano venduti o dati in deposito o donati a Biblioteche pubbliche, per evitarne la perdita e per renderne agevole la conoscenza; valorizzare i fatti storici abruzzesi per collocarli nella giusta luce che loro spetta in seno agli avvenimenti che prepararono il Risorgimento nazio­nale; onorare la memoria dei martiri dèlia regione perchè il loro sacrificio abbia una giusta consacrazione; costituire una Sezione di Storia del Risorgimento presso la Biblioteca G. D'Annunzio . Il numero dei soci è già elevato e si è certi che aumenterà nel corrente anno. Hanno dato la propria adesione all'Istituto il Provveditore agli Studi, i Presidi di quasi tutti gli Istituti Medi di istruzione del Capoluogo e della Provincia, molte Autorità e studiosi. H Commissario, in attesa di provvedere ad una trasformazione del Commissariato in Presidenza elet­tiva, si è circondato di alcuni consultori che lo coadiuvano nella propaganda. La Sede del Comitato è in via Oriente 52, tei. 4243 .
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REGGIO EMILIA. Ad iniziativa dello scrittore Renato Marmiroli, presi­dente dell'Ente provinciale per il turismo di Reggio Emilia, e di Odoardo Musini, presidente della Federazione elvetica dell'Associazione nazionale combattenti ita­liani, in collaborazione con i Municipi di Reggio Emilia e Lugano, e con l'ade­sione delle sezioni reggiane della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi e dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, il 22 settembre 1951 come già annunciammo nel numero precedente di questa rivista vennero traslati da Lugano a Reggio Emilia, per esservi tumulati nel Famedio cittadino, i resti mortali del conte Giovanni Grilenzoni.Falopio (1796-1868), condannato a morte dal Duca di Modena con sentenza del Tribunale Statario di Rubiera del settembre 1822 per delitto di lesa maestà, morto a Yiganello presso Lugano, dopo quasi mezzo secolo di esilio, e sepolto nel vicino cimitero di Pazzalino.
La mattina del 21 settembre 1951, alla presenza dell'on. aw. Pino Bernasconi in veste di notaio, il Console generale d'Italia Attilio Bollati, Odoardo Masini e i membri luganesi del Comitato esecutivo per le onoranze al patriota reggiano avevano proceduto al riconoscimento della sauna. Scoperchiata la bara, lo schele­tro apparve in perfetto stato, per cui i resti gloriosi vennero raccolti in un'urna giunta da Reggio Emilia, e trasportati all'Ospedale italiano, per la consegna da farsi alle autorità giunte dalla città emiliana: il sindaco Cesare Campi oli con il sen. aw. Pietro Marani assessore alla Pubblica Istruzione e il segretario generale don. Natale Ferraboschi, Renato Marmiroli presidente dell'Ente provinciale per il turismo con il segretario dott. Alcide Spaggiari, l'aw. Sergio Finzi presidente dell*Aereo Club e il dott. Franco Bertani direttore dell'Automobil Club dì Reggio Emilia*
La consegna avvenne la mattina successiva, 22 settembre, ai piedi del monu­mento ai Caduti, nel Parco della Rimembranza dell'ospedale. Per il Canton Ticino erano presentì l'on. Pietro Pellegrini presidente del Gran Consiglio con il vice­cancelliere dello Stato dott. Bonzanigo, il vice-sindaco di Lugano on. Natale Mon-t <>r fimi, il municipale on. aw. Emilio Censi, i parenti ticinesi di Carlo Battagli ni legati per vincoli di parentela al conte Gri tenzoni, il Bignor Fasoletti sindaco di Pregassoua, il signor Carlo Bernasconi presidente della Fiera di Lugano, nonché Odoardo Masini (che aveva curato la manifestazione luganeso). Intervenne il Con­sole generale d'Italia, anche in rappresentanza del ministro dott. Reale* il quale, impossibilitato ad essere présente* aveva mandato un telegramma di adesione. Pm*e telegrammi avevano inviato i pattiti politici della vicina repubblica. Face­vano cornice alla cerimonia le scolaresche con gli insegnanti e il corpo della