Rassegna storica del Risorgimento

1849-1859 ; TOSCANA
anno <1952>   pagina <138>
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Vita deWIstituto
alla fusione, per funzioni determinale, del Comitato nazionale e della Società nazio-nale, nei suoi articoli 3 e 4 non faceva che ribadire, trasferendone i compiti alla Società nazionale per la storia del Risorgimento, divenuta con successivo decreto 20 giugno 1935, n. 1068, Istituto per In storia del Risorgimento italiano, quanto era stato già stabilito per l'antico Comitato nazionale per quello che riguardava il Musco del Risorgimento e l'azione dì tutela su istituzioni consimili. È per questo che dal 1934 in poi le persone preposte alla direzione dell'Istituto hanno considerato un debito nazionale la realizzazione del Musco centrale del Risorgimento sull'Altare della Patria. Anche se le circostanze non sono state favorevoli, questo compito è stato sempre tenuto presente. I locali sono pronti, il materiale di addobbo è prepa­rato, i cimeli e gli autografi attendono di essere esposti. Mancano solo i denari. La direzione dell'Istituto ha ferma fede che anch'essi saranno finalmente trovati.
Per limitarci solo al ricchissimo archivio documentario, venuto in possesso dell'Istituto nel 1938 ed in continuo accrescimento, basterà ricordare che esso, situato in ampi e nobili locali nell'attico del Vittoriano raccoglie in 1011 cassette (quelle consegnate dalla Biblioteca di storia moderna e contemporanea erano 500) e in 797 volumi manoscritti, circa 330.000 autografi e documenti di particolare impor­tanza storica dalla metà del Settecento alla prima guerra mondiale. Molti di quei documenti sono stati acquistati con fondi dell'Istituto, o sono pervenuti a questo dopo il 1 gennaio 1935 per donazione, cessione, disposizione testamentaria (la Rac­colta Azegliana, la Raccolta Sprovieri, l'Archivio Fabrizi, quella parte delle carte Mazzini donata al Museo dagli eredi Nathan nel 1924 ed attualmente presso altro isti* tuto ecc.). Una raccolta di oltre 30.000 tra stampe, disegni e fotografie del Risorgi­mento ed una imponente fotografoteca della prima guerra mondiale completano il materiale archivistico del Museo centrale.
Malgrado la difficolta dei tempi, la scarsezza dei mezzi, qualche volta la incomprensione di uomini e di istituzioni ufficiali, anche durante il Commissariato straordinario del prof. sen. Gaetano De Sanctis, le raccolte del Museo hanno avuto un notevole incremento. Perché gli studiosi ne abbiano conoscenza e perché ai donatori o a quelli che in qualunque maniera. hanno voluto contribuire ad arricchire questo prezioso materiale, giunga un segno di riconoscenza, diamo qui sotto l'elenco dei documenti e cimeli che si sono raccolti tra il 1944 e il 1951.
DONI Anno 1944 Ing. LEOPOLDO BORRUSO: 5 proclami del Battaglione Universitario romano; elenco degli appartenenti al Battaglione stesso.
Anno 1945 Signora LINA HAYERTY CAULANUI: Ritratto a pastello di Onorato Carlandi Doli. ARTURO LANCELLOTTI: Maschera funebre del marchese Riccardo Quartara
Valdettaro e certificati relativi.
Anno 1946
Comm. GIUSEPPE CECIARELLI: Numero unico per l'anniversario della strage di Perugia. Nomerò unico Eroi anconitani .
CAPO DI S. M. DELL'ESERCITO: Targa della resistenza offerta il 25 aprile 1946 dagli Alleati.
Aw. GIULIO ANDREA BRLLONI: Lettere, autografi, documenti vari riguardanti Giu­seppe Macaggi e Silvio Pellegrini
MINISTERO DECLI AFFARI ESTERI: Facsimile della dichiarazione del deputato di Fiume Andrea Ossoinack alla Camera ungherese il 18 ottobre 1918.