Rassegna storica del Risorgimento
ECONOMIA ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno
<
1952
>
pagina
<
143
>
FONTI E MEMORIE
IL TRATTATO DI COMMERCIO FRANCO-PIEMONTESE
(1840-1846)
Le relazioni commerciali tra la Francia e i] Piemonte con l'avvento della monarchia orleanista non erano migliorate. Il regime doganale piemontese nei riguardi dello Stato vicino continuò ad ispirarsi alla diffidenza prevalsa nel 1815, quando, come reazione all'unità creata dall'Impero, erano state elevate barriere protettive della riconquistata indipendenza. *) Anzi le divergenze politiche, dovute alle mene legittimistiche di Carlo Alberto, avevano in certo modo inasprito i rapporti.
Quando, tuttavia, nel dicembre 1838 il conte Solaro della Margarita propose all'ambasciatore francese a Torino, conte di Rumigny, di stipulare una convenzione commerciale tra i due paesi, la proposta, trasmessa a Parigi, trovò negli ambienti governativi della capitale un'accoglienza favorevole. Il nuovo ministro degli esteri e capo del governo* maresciallo Soult (duca di Dalmazia), successo il 12 maggio 1839 al Mole, mandò a Torino, nel settembre 1839, come ambasciatore il marchése Napoleone Ettore Soult di Dalmazia con l'incarico di studiare la situazione economica del Piemonte, il suo sistema doganale e la sua legislazione marittima, onde esaminare la possibilità di stringere tra i due paesi un accordo commerciale.2)
Il tentativo era del tutto nuovo perché, come riconosceva lo stesso ministro degli esteri, la Francia e la Sardegna, avendo prodotti similari che esse proteggevano a vicenda, si erano tenute fino allora in posizione di distanza reciproca, né avevano pensato ad accordi atti a determinare un ravvicinamento. 3)
Gli è che il 26 novembre 1838, col l'in tento di dilatare le relazioni pei promuovere l'industria , il Regno Sabaudo aveva stipulato con gli Stati Uniti di America un trattato che assicurava ai bastimenti dei due paesi la reciprocità del trattamento di navigazione; la Sardegna, in più, accordava libero transito sul suo territorio a tutte le merci trasportate dagli Stati Uniti, ed esentava da ogni soprattassa i prodotti giunti nei propri porti con bandiera americana.4)
0 G. PRATO, Fatti e dottrine economiche alta vigilia del 1848, Bibliteca di Storia Italiana Recente, voi. IX, Torino, 1921, p. 241.
*) SOLARO DELLA MARGARITA, Memorandum storico politico, Torino, 1851, p. 168; Al marchese di Rumigny venne per successore nell'Ambasciata di Francia il marchese di Dalmazia, tanto più grato quanto era più cortese, e lontano da ogni briga.
3) AFFAIIJ ESTERI PARIGI, Corrispondenza Commerciale, Turiti, voi. VI, 7 sett. 1839, p. 478. Per amore della precisione ricordiamo die nel gennaio 1826 il ministro piemontese delle finanze preparò delle proposizioni a farsi alla Francia per un trattato di commercio; ARCHIVIO TORINO, Materie politiche. Negoziazioni Francia, (1842.1859), voi. 62.
*) Traités public de la Royale Maison de Savoie avee les Puissances étrangères, Turtn, Imprimerle royale, 1844, Tomo VI, p. 58. Vedere anche le osservazioni del conte di Sambuy, ministro di Sardegna a Vienna (23 aprile 1839) in MARIO DECLI ALBERTI, La polìtica estera del Piemonte sotto Carlo Alberto, Torino, 1915, voi. Ili, p. 67.