Rassegna storica del Risorgimento

ECONOMIA ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1952>   pagina <144>
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Salvo Mastellone
A Parigi si ebbe timore che gli Stati Uniti potessero, grazie a questi accordi vantaggiosi, danneggiare il commercio francese; i capitani, dopo aver latto scalo nei porti europei dell'Atlantico, avrebbero potuto accettare merci per l'Italia al fine di caricare i prodotti trasportati per via di terra dalla Germania. L'affluenza di bastimenti americani e la regolarità dei rapporti tra la Sardegna e l'America avrebbero potuto attirare a Genova una parte di quelle merci che dalla Svizzera si dirigevano su Marsiglia e su Le Havre. Di conseguenza, i diversi movimenti commerciali, organizzati in Francia per spedire i prodotti svizzeri o comporre i carichi a destinazione New York, si sarebbero* in tal caso, svolti a Genova, poiché quivi gli Americani godevano del trattamento nazionale e dell'esenzione da quelle soprattasse che dovevano pagare a Marsiglia. nulla preoccupava più il governo francese quanto un improvviso risveglio del commercio genovese a detrimento di Marsiglia, punto nevralgico dell'industria e dell'economia nazionale. ')
I negoziati franco-piemontesi, iniziatisi nel 1840, si protrassero per diversi anni, ed il trattato, firmato il 28 agosto 1843, non fu messo in esecuzione che il 20 maggio 1846.2) Durante tutto questo periodo le relazioni diplomatiche ebbero come punto di mira un ravvicinamento economico, ma tale ravvicinamento non poteva non andare di pari passo con un miglioramento dei rapporti politici, anche perché sembrò in quegli anni che la politica estera dovesse orientarsi sulla base di accordi doganali e commerciali.
Questa evoluzione politico-economica, avente come tema il trattato di com­mercio e di navigazione franco-piemontese, non era storicamente agevole a rico­struire per l'apparente penuria di documenti. Tale era il parere di coloro i quali, come il Silva, sfogliavano soltanto la Corrispondenza politica. I documenti sono, invece, più che sufficienti, se si ha la cura di consultare la Corrispondenza com­merciale del Ministero degli esteri di Parigi (Turin 1830-1849), nonché la Cor­rispondenza privata del Guizot. In particolare attiriamo l'attenzione su due volumi (AB-XK 1501 e 1507) del Ministero degli esteri conservati per caso tra i Papiers-Guizot, versati agli archivi nazionali di Parigi.
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Durante il periodo decennale 1827-1836, come si può desumere dalle tavole generali delle dogane, la media degli scambi intercorsi tra la Francia e il Piemonte era stata di 139 milioni. 3) Nel 183.7 la proporzione degli anni precedenti era stata superata: su 1566 milioni, ammontare del commercio .generale della Francia, gli scambi con la Sardegna erano, salili a 141 milioni. Nel 1838 questa cifra era ascesa a 172 milioni, c'era stato, cioè, un aumento di 31 milioni sulla cifra complessiva del 1837, e di 33 milioni sulla media decennale. Nello stesso anno il volume
->M A- E. P., Con. Comm,, Turine voi. VI, 7 seti. 1839, p, 476, 2): Il trottato di commercio e di navigazione, firmato dal Barrai e dal Cìbrario il 5 novembre 1850, venne ricalcato nelle grandi linee su quello stipulato nell'ago­sto 1843. Raccolta dei trattati e delle convenzioni commerciali, Torino, 1862, p. 254. *) AoMnnsTRATjaN DRS D0UANS, Tableau general du commerce de la Franco avec ses colonia et les puissances étrangères, pendant l'ami ite 1837 ecc., Paris, Imprimerle royale.