Rassegna storica del Risorgimento
ECONOMIA ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI)
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1952
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147
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Il trattato di commercio franco-piemontese. (1840-1846) 147
col governo sardo. Senonché, pochi giorni dopo, il gabinetto Souh si dimetteva, ed il Thiers, successo il 1 marzo 1840 (secondo ministero), essendo contrario agli accordi commerciali, lasciò cadere le trattative. "
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Nel dicembre 1840, la Camera di commercio di Genova rimise a Carlo Alberto, durante un suo soggiorno in questa citta, una petizione affinché fosse stabilito un diritto intermediario sui cotoni provenienti dai depositi indiretti. L'incaricato d'affari a Torino, conte Ney, appresa la notizia, temette clic il porto di Genova potesse fare per il cotone la concorrenza a Marsiglia, e chiese qualche precisazione al conte Solaro della Margarita. Questi, per tutta risposta, gli disse: Vaici Voccasion {Tiai traile de commerce avec la Frutice! faisons un traile: vous nous trouverez parfaitement dispasés, mes collègues et moi: j'en avais déjà entretenu Mr. de Dalmatie, je sais que Mr. Thiers nen voidait pus. Cepcndant on petit en faire Vessai; on ne s'engagé pas pour toujours; on petti le prouver pendant quelqttes temps, quatre ou cinq années.2)
Il Guizot, successo il 29 ottobre 1840 al Thiers, giudicò infondati i timori del Ney: e non aveva torto, sia perché la richiesta dei Genovesi non ebbe seguito, e sia perché il commercio di speculazione e di deposito affluisce in quei porti, i quali offrano maggiori e più rapide possibilità di vendita. Cosi, anche se non scartò completamente l'idea di un trattato di commercio, non fece nulla per realizzarlo, né cercò di sfruttare i quelques seutiments favorables à la France, esistenti nel paese e nel governo, come asseriva l'incaricato d'affari nella sua corrispondenza politica.3)
Nel settembre 1841 si seppe della stipulazione di un trattato di navigazione tra la Sardegna e l'Impero ottomano, ma negli ambienti politici e industriali di Torino più che altro ebbe viva ripercussione la notizia che l'ambasciatore inglese, Abercromby, aveva ricevuto dal proprio governo un progetto di convenzione da presentare al gabinetto sardo. Le trattative tra il Piemonte e l'Inghilterra non potevano non allarmare l'ambasciatore francese a Torino, il quale immediatamente fece rilevare al proprio governo: Marsiglia ha importanti relazioni con Genova, Nizza, e con tutto il litorale ligure. Una preponderanza inglese sarebbe evidentemente a nostro danno; con i mezzi dei quali dispone, l'Inghilterra può non solo ridurre i nostri affari commerciali, ma imporre la sua influenza su tutti i paesi che sono nella sfera commerciale di Genova. Genova è ancora oggi il porto di Milano, pur essendo in corso la costruzione della linea ferroviaria Venezia-Milano, ed è in rapporti stretti con Livorno e gli altri porti della Toscana. Con questa posizione, col suo caratteristico spirito di iniziativa, e coll'appoggio inglese, Genova può ridivenire un porto di grande importanza.4)
i) Decisione questa alquanto inopportuna perchè il 29 marzo 1840 Carlo Alberto espresse all'ambasciatore francese il desiderio di stabilire relazioni commerciali più ampie con la Francia: A. E. P., Coir. Poh, Turni, voi. 314, p. 142.
*) A. E. Pq Coir. Comm., Turin, voi. VI, 13 die 1840, p. 43. ~ÌP A. E. P Coir. Pel, Turin, voi. 315, 21 apr. 1841, p. 173. 1 <*)! E. P Coir. Comm., Turbi, voi. VII, 2 ott. 1842, p. 68. L'ambasciatore aggiungeva: En ménte temps que cette dépéchc, j'en ecris une nutre por la Direction polilique. Elle contient quelques considerai ions d'un autre ordrc . Questo dispaccio (Dép. n. 70) non fu inserito nel volume della Gorrespondance polìtique, Turin, ott 1841, p. 253.