Rassegna storica del Risorgimento

ECONOMIA ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1952>   pagina <149>
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Il trattato di commercio franco-piemontese (1840*1846) 149
La Francia era preoccupata per il continuo sviluppo della potenza marittima sarda e, in special modo, del porto di Genova da eccoli in lotta eoa Marsiglia. Inoltre, la Francia avvertiva qualche sintomo di crisi produttiva* poiché i tessili francesi non riuscivano a sostenere la concorrenza inglese. Gli Stati sardi, che dovevano comprare all'estero huona parte dei prodotti fabbricati necessari alla consumazione, potevano, al contrario, essere per il commercio francese una valvola di sicurezza, *)
Ma più che altro a ridare vita ai negoziati intervenne un fatto del tutto estraneo ai rapporti franco-piemontesi. H governo di Parigi cercò di stabilire col Belgi o una unione doganale, imitazione e rivincita dello Zollverein tedesco. Il 16 luglio 1842 il Guizot concludeva col Belgio una convenzione per la quale in Francia erano abbassati i diritti doganali di entrala sui filati e sui tessuti di lino, e in Belgio erano adottale le medesime tariffe francesi. Nell'agosto il ministro iniziò i negoziati per giungere ad una unione doganale tra i due paesi. Lo stesso Leopoldo del Belgio venne a Parigi per esaminare il disegno.2) Fu a questo punto che il Guizot pensò di intrecciare rapporti piò stretti con la Sardegna per controbilanciare, sulle frontiere meridionali, la libertà di commercio che sarebbe stata istaurata nel Nord. Tn tal modo le industrie del Midi non avrebbero sofferto per lo spostamento del centro di gravità del commercio nazionale,
È anche da dire che da economisti ed uomini politici tedeschi era stata allora avanzata la proposta di estendere dal Baltico al Mediterraneo l'unione doganale esistente in Germania.3) Nel caso della formazione di questo blocco orientale, che avrebbe unito economicamente tutti i popoli alla destra del Reno, la Francia avrebbe potuto opporre un blocco occidentale. ) L'entrata del Piemonte nel blocco occidentale avrebbe potuto frenare in Italia la prevalenza economica dell'Austria, e avrebbe impedito a questa potenza di dominare con Genova il Mediterraneo.
Il 14 ottobre 1842, allorquando da mesi le trattaiive si trovavano ad un punto morto, il Guizot scrisse all'ambasciatore a Torino: Jc puis vous annoncer qu'adoptant les vues développées dans nos rapports le gouvernement du Roi est décide à ou.vrir celie négociation . s) Egli motivava la decisione, e chiariva le
D Nel 1840 le importazioni francesi si erano aggirate sui 750 milioni, mentre le esportazioni non avevano raggiunto i 700 milioni.
2) THUIIEAU-DANCIN, Tlistoire de la Monarchie de Juillet, Paris, 1884-1892, voi V, p. 25.
J) Nous avions de plus quelque crainte que la Belgique, repoussée par la France, ne se tournat vers l'Allemagne et ne cherchàt à entrer dans le Zollverein prussico. Nona n'ignorions pas que des hommes d'Etat belgcs et allemanda étaient favorables à cotte comhinaiaona et essayaient de la preparerà; GUIZOT, Memoires pouf servir à l'histoire de moti lemps, Paris, 1864, voi. VI, p. 278. Vedere anche METTEBNICH, Memoires, Politiquc commerciale de l'Autrichc vie a vis de l'Allemagne ei de ralic, Paris, 1880, voi. V, pag. 564; A. DB LA NOIUIAIS et E, BERES, L'asso-ciution de douanes ali ematiti es, san passe, san avvitir, Paris, Pan Un, 1841.
*) Pourqiioi ce qui c'est passe sur la rive droite du Rhin au proni de la Prusadj ne pourruit-il pas se passar sur la rive gauche au profii de la France, sans quo la pois de l'Europe en refiut plus d*atteinte? ; GUIZOT, op. cU, voi. VI,
M.Àfl Carr. Comm., Turin, voi. VII, 14 ott. 1842, p, 136.