Rassegna storica del Risorgimento
ECONOMIA ; FRANCIA ; SARDEGNA (REGNO DI)
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Salvo MastUone
trattati commerciali per ridurre reciprocamente le tariffe che inibivano il libero commercio. La clausola della nazione più favorita, usata nei trattati, aveva appunto lo scopo di togliere di mezzo gl'inciampi,1) In altre parole il gabinetto torinese era*, riluttante ad impegnarsi economicamente con un complesso doganale e politicamente con una sola potenza E poiché la Francia mostrava di volere aggiogare il Piemonte ai propri interessi economici e politici, dopo la firma del trattato il conte. Solaro della Margarita rifiutò il Gran Cordone della Legione d'onore, dicendo: Un trattato di commercio è prova che le due partì, provvedono agli interessi dei loro, sudditi, ma lo scambio di decorazioni sarebbe segno che- fra le due Potenze regna quell'intimità di rapporti che esclude ogni diffidenza, ogni men benevolo sentimento.2)
La firma del trattato non pose termine alle discussioni, poiché per la sua validità era necessaria la ratifica del parlamento francese. Bisognava attendere la nuova sessione della Camera per sottoporlo all'approvazione, ma dell'intervallo approfittò l'opposizione che già si era manifestata nel corso delle trattative.
Il ministero del commercio all'inizio del nuovo anno presentò un progetto di leggi doganali, che fu seguito da un rapporto tendente a provare coll'aiuto delle cifre che le relazioni tra la Francia ed i paesi legati ad essa da trattati, non soltanto non erano migliorate, ma erano meno prospere di quelle esistenti con gli altri.3) Il rapporto non tirava le conclusioni di queste premesse, ma la stampa, e soprattutto il giornale La Presse , invitò i membri del Parlamento 'a riflettere prima di concludere nuovi trattati, e sollevò qualche dubbio circa l'abilità della diplomazia nel condurre simili accordi.*) Le critiche del ministro del commercio erano rivolte più. che altro alla convenzione col Belgio, che molti indù* striali non volevano rinnovare, e al trattato col Piemonte, che ancora doveva essere sottoposto al vóto della Camera dei deputati. Infatti, la Commission chargée de l'examen du projet de la lai sur les douanes, nel suo rapporto letto nella seduta del 27 giugno 1844, propose le rejet della convenzione franco-piemontese. La Commissione, tuttavia, aggiunge qu'elle ne verrait point les méme inconveniènte àu traité dans le cas où. sa durée serait limitée à quatre ans .s)
1842, n. 61; R. CIASCA, L'origine del Programma per l'opinione nazionale, 1916, p. 367; G. PRATO, H programma economico-politico di Mitteleuropa negli scrittori italiani anteriori al 1848, in Atti della Accademia delle Sciente di Torino, 1917.
i) ARCHIVIO TORINO, Sezioni 'Riunite, Atti del Consiglio* di Stato, Processi ver* bali, II trimestre, semestre 1841, sessione 17 die 1841.
2) SOLARO DIXI-A MARGARITA, op. ci*., p. 271.
3) A.N.P., Papiers Guizot, A B-XDC4507, aprile 1844, p. 219.
*) A dire il vero le cifre si riferivano ad un'annata eccezionale, ed erano state artatamente combinate; inoltre bisognava inquadrare i risultati della bilancia commerciale nel complesso dei problemi francesi. La segreteria del Guizot giustamente osservò che il sistema della protezione esagerata ha per effetto di interdire in politica alcune combinazioni eminentemente utili e realizzabili attraverso transazioni commerciali, e di eccitare gli altri stati ad adottare misure restrittive. A.N.P Papiers Guizot, AB.XDM507. aprile 1844, p. 221.
5) Rapport fati au nom de Ut Commission chargée de l'examen du projet de la loi sur les douanes par M. Saglio, Chambre des Députés, session 1844, n. 179, p. 34.